Insegnamenti del Secondo Anno (Anno Accademico 2010-11)
Obiettivi formativi specifici del Corso
Il Corso di laurea magistrale in "Scienze della politica e dei processi decisionali" si articola al suo interno in tre curricula: 1. Comunicazione e consulenza politica; 2. Organi rappresentativi e di governo; 3. Istituzioni e mercati.
Di seguito sono descritti gli obbiettivi formativi specifici del Corso, nonché i risultati di apprendimento attesi e gli sbocchi occupazionali, con riferimento a ciascun curriculum di cui il Corso stesso si compone.
1) Comunicazione e consulenza politica. Il curriculum in Comunicazione e consulenza politica mira a formare esperti di comunicazione politica e consulenti politici. Queste figure professionali, già da decenni radicate nel panorama della politica statunitense, racchiudono una molteplicità di competenze. L'esperto di comunicazione politica si occupa più specificamente di predisporre, anche ad uso di soggetti pubblici, una gamma di interventi che rientrano nell'ambito delle pubbliche relazioni, fra cui la definizione di strategie di immagine e discorsive, la predisposizione dell'agenda comunicativa, l'elaborazione di messaggi, l'individuazione e la messa in atto di adeguate tecniche di contatto con specifici settori della pubblica opinione. Il consulente politico agisce in qualità di esperto di sondaggi e metodologia di rilevazione delle tendenze dell'opinione pubblica, fornisce assistenza a candidati e partiti, ma anche ad associazioni professionali e sindacali nell'ambito dei rapporti con i mezzi di comunicazione di massa, predispone campagne pubblicitarie e di marketing per soggetti privati ed enti pubblici.
I risultati di apprendimento attesi sono i seguenti:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). I laureati in Scienze della politica e dei processi decisionali che hanno frequentato il curriculum in Comunicazione e consulenza politica devono raggiungere un'approfondita conoscenza dei processi comunicativi che caratterizzano gli odierni processi politici, tale da poterne comprendere i meccanismi essenziali. Essi devono pertanto acquisire, oltre ad una più approfondita consapevolezza teorica degli aspetti caratterizzanti dei processi politici di cui hanno iniziato lo studio già nel corso triennale, una serie di strumenti analitici specificamente attinenti le tecniche di comunicazione e marketing che sono alla base delle nuove professioni oggi impiegate, in molti paesi, in quelle che sono state definite "campagne elettorali permanenti". Questo tipo di studi dovranno consentire al laureato di confrontarsi in modo documentato e originali con le acquisizioni più recenti della ricerca scientifica in argomento.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). La formazione che il curriculum in Comunicazione politica e consulenza assicura ai propri laureati deve consentire loro di applicare le conoscenze acquisite in tutti quei contesti che riguardano le nuove professionalità comunicative in ambito politico. In particolare, essi devono saper affrontare i problemi posti dall'applicazione alla competizione politica ed elettorale dei principi del marketing, che implicano il sorgere di problemi e tematiche continuamente rinnovati, e riversare in un'attività di comunicazione pubblica e consulenza politica le nozioni di strategia, analisi scientifica della politica, diritto elettorale, storia politica, tecnica delle comunicazioni di massa che il curriculum avrà loro fornito.
Autonomia di giudizio (making judgements). I laureati nel curriculum devono essere in grado di padroneggiare un campo di estrema complessità quale è oggi quello della comunicazione politica, dimostrandosi capaci di interpretare in modo autonomo e scientificamente fondato i dati che vengono oggi forniti agli specialisti del marketing elettorale dalle più aggiornate tecniche statistiche (sondaggi, focus group e altre rilevazioni demoscopiche). Verrà pertanto sollecitata in loro la capacità di formulazione di giudizi autonomi e riflessioni coerenti sui temi che investono questo specifico aspetto degli odierni processi politici. Il carattere avalutativo del metodo di insegnamento adottato nel curriculum è volto a favorire una riflessione libera da pregiudizi sui delicati problemi di responsabilità sociale ed etica connessi alla crescente utilizzazione, in campo politico, di criteri di azione mutuati dagli ambiti economici e pubblicitari.
Abilità comunicative (communication skills). Attraverso un'adeguata attività di verifica delle nozioni trasmesse nei corsi di studio, i laureati in questo curriculum dovranno dimostrare di possedere le abilità necessarie a svolgere attività professionali nel campo della comunicazione pubblica e della consulenza politica. Tali abilità includono una conoscenza approfondita dei sistemi politici democratici, degli attori presenti al loro interno, dei processi elettorali e decisionali, delle tecniche della comunicazione di massa che concorrono alla formazione dell'opinione pubblica. Data la natura di queste professionalità, i laureati dovranno essere in grado di interloquire sia con attori politici specializzati – esponenti di partiti, gruppi di interesse, istituzioni, personale di governo e delle amministrazioni locali – sia con i cittadini-elettori, giacché sia agli uni che agli altri, sia pure in forme differenziate, si rivolge il flusso della comunicazione pubblica e politica.
Capacità di apprendimento (learning skills). Ai laureati nel curriculum in Comunicazione e consulenza politica dovranno essere fornite conoscenze in grado di sviluppare in loro capacità di apprendimento teorico indispensabili per intraprendere studi ulteriori, in forma autonoma o in ambito di corsi di dottorato, volti all'approfondimento, anche in chiave professionale, delle problematiche affrontate in ordine alle varie dimensioni del rapporto intercorrente fra i processi politici e comunicativi nelle società contemporanee. L'ampia varietà dei temi connessi a questo campo – dal linguaggio all'immagine, dalle tecniche di rilevazione dell'opinione alla propaganda, dalla psicologia individuale alle logiche di gruppo, dalla socializzazione all'informazione – prospetta un campo di approfondimento auto-diretto molto esteso.
Il curriculum in Comunicazione e consulenza politica offre sbocchi professionali in molti degli ambiti che riguardano i membri di organismi di governo e di assemblee elettive (nazionali – 1.1.1.1 –, regionali – 1.1.1.2 –, provinciali – 1.1.1.3 – e comunali e sub-provinciali – 1.1.1.4), nonché in alcuni di quelli che riguardano dirigenti generali, dirigenti superiori, primi dirigenti dell'amministrazione statale ed equiparati (le categorie 1.1.2.4 e 1.1.2.5) e direttori del dipartimento pubblicità e pubbliche relazioni in grandi aziende private (1.2.3.4). Esso forma anche specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili (2.5.1.6), specialisti in scienze storiche, artistiche, politiche e filosofiche (2.5.3.4), docenti universitari in scienze giuridiche e sociali (2.6.1.6), ricercatori, tecnici laureati ed assimilati (2.6.2.0).
2) Organi rappresentativi e di governo. Il curriculum in Organi rappresentavi e di governo assicura allo studente una ben equilibrata formazione multidisciplinare: storica, economica, giuridica, sociologica e politologica che gli consente di padroneggiare gli strumenti conoscitivi necessari per interpretare i processi politici e sociali. Il percorso di studi è volto a preparare gli studenti ai concorsi per funzionari delle Camere e delle assemblee regionali, anche attraverso l'ulteriore stadio formativo offerto presso l'Università di Firenze dal Seminario di studi e ricerche parlamentari "Silvano Tosi". I funzionari, consulenti o esperti per assemblee e organi rappresentativi devono acquisire una specifica conoscenza tecnica che li metta in grado di svolgere i compiti tipici del loro ruolo, quali la predisposizione di rapporti relativi a problemi specifici, come i dossier parlamentari, la stesura di note tecniche in previsione di riunioni di lavoro a vari livelli, la redazione di testi normativi. Funzionari provvisti di tale preparazione sono richiesti dalla Presidenza del Consiglio, dalla Camera, dal Senato della Repubblica, dalle amministrazioni locali, nonché da organizzazioni internazionali.
I risultati di apprendimento attesi sono i seguenti:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Il laureato magistrale in "Scienza della politica e dei processi decisionali" che ha frequentato il curriculum in Organi rappresentativi e di governo deve possedere una conoscenza avanzata delle metodologie proprie delle scienze sociali e dei relativi linguaggi. Con padronanza sia di metodi che di contenuti è in grado di affrontare da una pluralità di approcci disciplinari problematiche connesse ai processi politici e sociali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). Il laureato deve essere in grado di analizzare problemi complessi ed organizzare dati ed informazioni in modo razionalmente coerente. La formazione che il curriculum in Organi rappresentativi e di governo assicura, gli consente sia di avviarsi ad una carriera di ricerca ed insegnamento, sia di sostenere concorsi pubblici di alto profilo (funzionario delle Camere e delle assemblee regionali), che di svolgere attività di consulenza per organi politici o di governo.
Autonomia di giudizio (making judgements). Il laureato deve essere in grado di articolare in modo personale ed originale le informazioni che gli consentono di affrontare problemi complessi e di valutare le diverse questioni in modo critico e consapevole. Deve essere capace di valutare le implicazioni di un contesto specifico e di analizzare ed elaborare in modo creativo le diverse informazioni per risolvere al meglio le questioni che gli vengono sottoposte.
Abilità comunicative (communication skills). Il laureato è capace di argomentare in forma orale e scritta, utilizzando diverse tipologie di linguaggio (politologico, sociologico, economico, giuridico) a seconda del contesto e dell'interlocutore. È in grado infatti di comunicare idee, problemi e soluzioni, sia a specialisti che a non specialisti. Deve essere capace di "ascolto attivo", di negoziare e lavorare in gruppo, prendendo in considerazione punti di vista molteplici. Deve potersi esprimere con appropriatezza e specificità di linguaggi in almeno una lingua straniera.
Capacità di apprendimento (learning skills). Il laureato deve essere capace di sviluppare le proprie attitudini e conoscenze; di acquisire nuove metodologie connesse alle scienze sociali, al fine di poterle utilizzare in molteplici settori, per risolvere problemi nuovi e diversi. Deve essere in grado di ulteriori ed autonomi apprendimenti anche studiando in ambiente e-learning.
Il laureato magistrale in Scienza della politica e dei processi decisionali che ha frequentato il curriculum in Organi rappresentativi e di governo ha una preparazione adeguata per affrontare sia i concorsi per funzionario parlamentare o di assemblee regionali, sia i concorsi nelle pubbliche amministrazioni nazionali e locali, che nelle organizzazioni sopranazionali (1.1. Membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti amministrativi e giudiziari della pubblica amministrazione e di organizzazioni di interesse nazionale e sopranazionale); è in grado di svolgere attività di gestione e controllo nelle pubbliche amministrazioni e attività di consulenza per operatori politici elettivi e non elettivi (2.5. Specialisti in scienze umane sociali e gestionali); può accedere ai corsi per dottore di ricerca ed intraprendere la carriera universitaria in scienze giuridiche e sociali, oppure trovare occupazione presso istituti di ricerca pubblici o privati (2.6. Specialisti della formazione della ricerca ed assimilati).
3) Istituzioni e mercati. Il cambiamento delle modalità e dei fini dell'intervento nel sistema economico delle istituzioni pubbliche (Stato nazionale, Unione europea), nella direzione di una netta riduzione dell'intervento diretto e a favore di un ampliamento del ruolo quale sorgente e garante delle regole dell'attività privata, ha mutato le richieste provenienti dal mondo del lavoro verso figure professionali nuove, in grado di valutare le politiche pubbliche (nazionali ed europee), rivolte al mercato e alle imprese, mediante gli strumenti dell'analisi delle istituzioni e dell'economia di mercato; di analizzare le strategie aziendali in relazione ai vincoli e agli obiettivi posti da una crescente normativa creata dalle istituzioni pubbliche (governo nazionale, Unione europea e organismi internazionali); di analizzare i problemi posti dalle politiche di regolazione dell'attività economiche e della tutela della concorrenza. In breve, di una figura professionale in grado di "dialogare" sia con il mercato che con le istituzioni pubbliche. La richiesta di queste figure professionali proviene sia da centri decisionali pubblici (enti governativi nazionali: amministrazioni pubbliche centrali, regionali e comunali; istituzioni europee e internazionali), sia direttamente dalle grandi aziende private in ragione dell'importanza dei servizi che offrono (le grandi aziende delle "utilities" pubbliche, o dei mercati finanziari) o delle commesse che possono aggiudicarsi (costruzioni di grandi infrastrutture nazionali ed estere), o – più direttamente – del loro ruolo che di fatto hanno sui mercati (multinazionali). Il percorso formativo ha perciò come obiettivo la specializzazione in discipline economiche, giuridiche e di analisi quantitativa con attenzione anche ad ambiti disciplinari, come quello storico istituzionale e di scienza della politica, che permettono allo studente di acquisire conoscenze indispensabili in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive e di funzionamento delle istituzioni pubbliche e private.
I risultati di apprendimento attesi sono i seguenti:
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Il laureato di questo curriculum conseguirà come primo passo della sua preparazione (primo anno di corso) un ampliamento delle proprie conoscenze in settori disciplinari dell'economia, del diritto (privato e pubblico, comunque in una ottica europea), della storia (delle istituzioni pubbliche e di quelle private) e della teoria delle scelte collettive, con riferimento particolare alle basi filosofiche delle scelte razionali. In particolare, lo sforzo congiunto dei diversi insegnamenti di base è quello di preparare gli studenti a fronteggiare i problemi posti da sistemi decisionali complessi. Principalmente mediante esami ed esercitazioni, la preparazione culturale scientifica e tecnico-quantitativa sarà portata a livello di quella mediamente presente nelle più accreditate istituzioni universitarie europee.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). La comprensione e le capacità di applicazione delle conoscenze saranno portate a livello professionale in modo che risultino totalmente autonome per applicazione e ampliamento. A questo fine i corsi di insegnamento del secondo anno saranno organizzati in modo da contenere metodologie proprie del "problem solving" e dello "strategy assessment" applicate all'analisi del funzionamento delle istituzioni (pubbliche e private) e dei mercati. Il tradizionale metodo di insegnamento sarà completato con sessioni di studio nelle quali gli studenti saranno posti di fronte ad un problema tratto dalla realtà e invitati a suggerire e sostenere in modo argomentato le proprie soluzioni.
Autonomia di giudizio (making judgements). Nel campo proprio degli studi delle istituzioni e dei mercati l'autonomia di giudizio sarà sviluppata prima di tutto portando gli studenti a vedere l'insieme delle diverse relazioni (storiche, politiche, sociali economiche) che caratterizzano le decisioni collegiali in istituzioni complesse. In secondo luogo gli studenti saranno portati a fronteggiare il problema di come valutare costi e benefici di una decisione e quindi utilizzando diverse metodologie di analisi. Infine saranno posti di fronte al problema di come organizzare il necessario consenso in organismi collegiali. In questo modo saranno messi in grado di vedere in modo "funzionale" l'utilità delle diverse discipline studiate in funzione del proprio lavoro.
Abilità comunicative (communication skills). La valutazione delle decisioni è solo la prima parte del processo decisionale in istituzioni collegiali. La seconda parte richiede che queste valutazioni siano rese accessibili a interlocutori potenzialmente provenienti da diverse culture e abituati a schemi diversi di analisi delle proposte. Il laureato in questo curriculum acquisirà le adeguate capacità comunicative attraverso l'analisi interdisciplinare dei problemi posti dalle politiche pubbliche e dalla strategie aziendali.
Capacità di apprendimento (learning skills). La capacità di apprendimento autonoma e di organizzazione indipendente del proprio lavoro saranno ottenute come risultato di un metodo di insegnamento interdisciplinare portato ai livelli della frontiera della ricerca scientifica. In questo modo lo studente padroneggerà le conoscenze scientifiche disponibili, avrà familiarità con le fonti documentali e sarà, quindi, consapevole di quali soluzioni sono disponibili e per quali, invece, deve far ricorso alle proprie capacità di apprendimento. La tesi di laurea, condotta sotto la supervisione di un docente, sarà strutturata e valutata sia in termini di conoscenza e padronanza della letteratura scientifica, sia in termini delle capacità di apprendimento dimostrate rispetto a un problema nuovo trattato a livello di ricerca scientifica.
Il laureato magistrale in Scienza della politica e dei processi decisionali che ha frequentato il curriculum in Istituzioni e mercati si pone in posizione di preminenza per quelle funzioni di staff ad organismi decisionali e dirigenziali sia di istituzioni pubbliche che di grandi aziende private. Si candida quindi a occupazioni e professioni dirigenziali nelle quali faccia premio la capacità di decidere su questioni complesse, con sistemi prevalentemente collegiali e con l'impiego di metodologie di analisi interdisciplinare. In particolare per le organizzazioni pubbliche, nazionali e internazionali i profili professionali di riferimento sono: 1.1 Membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti amministrativi e giudiziari della pubblica amministrazione e di organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale; 1.1.4.1 Dirigenti di organizzazioni per la rappresentanza di interessi collettivi (partiti, sindacati, associazioni per la tutela dei consumatori); 1.1.2 Dirigenti generali, dirigenti superiori, primi dirigenti dell'amministrazione statale ed equiparati. Per le organizzazioni private e per le grandi aziende: 1.1.4 Dirigenti di organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale; 1.1.4.2 Dirigenti di altre associazioni di interesse nazionale o sovranazionale (umanitarie, culturali, scientifiche); 1.2.2 Direttori di grandi aziende private; 1.2.3 Direttori dipartimentali in grandi aziende private; 2.5.1 Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie; 2.5.1.1 Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione; 2.5.1.2 Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private; 2.5.1.5 Specialisti nei rapporti con il mercato; 2.5.3 specialisti in scienze sociali; 2.5.3.1 Specialisti in scienze economiche.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Lo studente che intende iscriversi alla laurea magistrale in Scienze della politica e dei processi decisionali deve aver acquisito negli studi della laurea triennale una preparazione di base adeguata negli ambiti disciplinari storico, politologico, economico-statistico e giuridico che gli consenta di approfondire tematiche inerenti questo corso di laurea. Deve inoltre sapersi esprimere oralmente e per iscritto in lingua inglese.
A tal fine, i requisiti richiesti allo studente per accedere a questo corso di laurea magistrale sono i seguenti:
1) aver acquisito almeno 70 cfu tra i seguenti settori scientifico-disciplinari (s.s.d.) (anche uno solo): IUS/01 (Diritto privato), IUS/09 (Istituzioni di diritto pubblico), IUS/10 (Diritto amministrativo), IUS/21 (Diritto pubblico comparato), M-STO/04 (Storia contemporanea), SECS-P/01 (Economia politica), SECS-P/02 (Politica economica), SECS-P/03 (Scienza delle finanze), SECS-S/01 (Statistica), SPS/02 (Storia delle dottrine politiche), SPS/04 (Scienza politica), SPS/07 (Sociologia generale), SPS/08 (Sociologia dei processi culturali e comunicativi), L-LIN/12 (Lingua inglese).
2) aver inoltre acquisito un minimo di cfu per s.s.d. variabile a seconda del curriculum prescelto (non importa se già computati per il soddisfacimento del requisito di cui al punto 1); più specificamente:
2-A) nel caso di scelta del curriculum "Comunicazione e consulenza politica", lo studente deve aver acquisito almeno 6 cfu nel s.s.d. M-STO/04, almeno 9 cfu nel s.s.d SPS/04, almeno 6 crediti nel s.s.d IUS/09 oppure nel settore IUS/21, almeno 6 crediti nel s.s.d. L-LIN/12;
2-B) nel caso di scelta del curriculum "Organi rappresentativi e di governo", lo studente deve aver acquisito almeno 6 cfu nel s.s.d. M-STO/04, almeno 9 cfu nel s.s.d SPS/04, almeno 9 cfu nel s.s.d SECS-P/01 oppure nel s.s.d. SECS-P/02 oppure nel s.s.d. SECS-P/03 oppure nel settore M-GGR/02, almeno 9 crediti nel s.s.d. IUS/09 oppure nel s.s.d. IUS/21, almeno 6 crediti nel s.s.d. L-LIN/12.
2-C) nel caso di scelta del curriculum "Istituzioni e mercati", lo studente deve aver acquisito almeno 6 cfu nel s.s.d SPS/04, almeno 12 cfu nel s.s.d SECS-P/01 oppure nel s.s.d. SECS-P/02 oppure nel s.s.d. SECS-P/03 oppure nel s.s.d. SECS-S/01, almeno 9 crediti nel s.s.d. IUS/01 oppure nel s.s.d. IUS/09 oppure nel s.s.d. IUS/10, almeno 6 crediti nel s.s.d. L-LIN/12.
3) aver conseguito il titolo di laurea triennale accedendo alla prova finale con una media ponderata di voto degli esami non inferiore a 26; in caso contrario, aver superato un test o, in alternativa, un colloquio con una apposita commissione del corso inteso a valutare che la preparazione del candidato sia adeguata ad affrontare il percorso di studi; nel caso tale valutazione abbia luogo mediante colloquio, il consiglio del corso di laurea istituisce allo scopo la Commissione Didattica.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Le attività formative del corso di laurea magistrale in "Scienze della politica e dei processi decisionali" sono diversificate in primo luogo in base ai suoi tre curricula: 1. Comunicazione e consulenza politica; 2. Organi rappresentativi e di governo; 3. Istituzioni e mercati; le cui caratteristiche generali sono descritte nell'art. 2 del presente regolamento.
Nondimeno, i tre curricula condividono il pre-requisito di una formazione di base che è quella propria al corso di laurea triennale in Scienze politiche (il cui titolo di fatto soddisfa quanto previsto per l'accesso al corso; vedi art. 3), nonché delle aree di formazione comune (i primi due curricula hanno insegnamenti comuni quali Storia dell'Europa contemporanea, Diritto elettorale e parlamentare, Comunicazione pubblica, Analisi e teoria politica, Istituzioni e processi politici, Elezioni e partiti in Italia, Analisi dei sistemi elettorali, Pensiero politico contemporaneo; il secondo e il terzo curriculum hanno insegnamenti comuni quali Economia delle istituzioni, Finanza pubblica, Analisi e valutazione delle politiche pubbliche, Storia dell'amministrazione pubblica, Filosofia delle scelte collettive, Sistemi fiscali e tassazione internazionale, Istituzioni economiche comparate, Diritto delle pubbliche amministrazioni, Decisioni di bilancio).
Di seguito l'articolazione delle attività formative del corso in termini di TAF, ambiti, SSD, insegnamenti, e CFU, in conformità con l'ordinamento didattico.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Il tipo prevalente di forma didattica finalizzato ad assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti di questo corso di laurea è costituito dalle lezioni frontali. Possono comunque essere previste forme didattiche integrative quali esercitazioni, laboratori, seminari. Non sono invece previste forme di insegnamento a distanza.
I singoli corsi di insegnamento incardinati nel presente corso di laurea attribuiscono non meno di 6 crediti formativi (cfu). Ad ogni modulo di 3 cfu di insegnamento corrispondono non meno di 20 ore di attività didattica. Ad ogni cfu di attività didattica corrisponde, di norma, 25 ore di lavoro complessive per lo studente.
I corsi di insegnamento possono essere articolati in moduli corrispondenti a 3 cfu ai soli fini dell'eventuale previsione di una verifica di profitto mediante prova intermedia organizzata secondo i criteri che il singolo docente ritiene i più opportuni ai fini didattici. Lo studente può sottoporsi o meno a tali prove. Se lo studente le ha sostenute e superate, la valutazione globale tiene conto dell'esito di queste prove. In caso contrario la valutazione è data dalla sola prova finale.
Le prove intermedie si svolgono di norma in forma scritta. L'esame finale può svolgersi in forma scritta e/o orale ed essere integrato da eventuali altre forme di verifica secondo le esigenze specifiche della disciplina.
Il piano di studi non può prevedere che, per l'accesso alla prova finale (tesi di laurea), sia necessario da parte dello studente aver superato più di 12 esami, tenuto conto in ogni caso che i crediti maturati con attività "a scelta libera dello studente" (DM 270/04, art. 10, comma 5, lettera a) corrispondono ad un solo esame.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Come previsto dal presente regolamento, art. 4, una parte dei crediti formativi della prova finale, pari a 3 cfu, è conseguita mediante il superamento di una "prova di lingua". Tale prova è tesa ad accertare la conoscenza di una lingua straniera e consiste in un test (al computer, o in altra forma).
Le lingue ammesse sono: Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo.
Il test è, di norma, di livello B2, oppure di livello B1 se condotto su una lingua per la quale non siano già stati maturati crediti formativi. L'eventuale variazione dei suddetti livelli è comunicata per ciascun anno accademico sul Manifesto degli studi.
Lo studente sostiene la prova di lingua al primo o al secondo anno di corso, ma comunque precedentemente alla discussione della prova finale.
Il test può essere eseguito da un lettore di lingua della facoltà o, previa convenzione tra le parti, presso il Centro Linguistico di Ateneo.
Con delibera del Consiglio del Corso di laurea è possibile riconoscere i crediti della prova di lingua a fronte di idonea documentazione attestante un livello di conoscenza di una delle suddette lingue straniere analogo a quello previsto dalla prova.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
A. Verifica delle "abilità informatiche"
La verifica delle "abilità informatiche" è espletata attraverso un test (al computer, o in altra forma) volto all'accertamento della conoscenza di alcuni dei principali programmi di office automation. Con delibera del Consiglio del Corso di laurea è possibile riconoscere i crediti corrispondenti alla verifica delle abilità informatiche a fronte di idonea documentazione attestante un livello di padronanza delle suddette abilità analogo a quello previsto dal test.
B. Verifica dei risultati degli stage
Lo stage è obbligatorio e consiste in una esperienza di inserimento temporaneo, guidato e supervisionato presso aziende, enti pubblici o privati, cooperative, associazioni, centri di ricerca, e quant'altro connesso con il profilo del corso di laurea.
Lo stage ha una durata non inferiore a 150 ore (circa 2 mesi a tempo parziale) e, se terminato con valutazione positiva da parte della struttura ospitante e del tutor accademico, fa maturare allo studente 6 cfu nel piano di studi.
Lo studente può richiedere di partecipare ad uno degli stage offerti direttamente dal Servizio Stage e tirocini presso il Polo delle Scienze sociali, oppure presentare alla Commissione Stage del corso di laurea un proprio progetto, stabilito di concerto con un tutor accademico e con un responsabile della struttura ospitante. In quest'ultimo caso, assieme alla domanda, lo studente dovrà presentare idonea documentazione attestante la disponibilità da parte della struttura ospitante ed un programma di massima delle mansioni da svolgere. Se la Commissione Stage ritiene adeguato il progetto lo approva, fatta salva la stipula della convenzione tra l'ente ospitante e l'Ateneo secondo l'iter adottato dal Servizio Stage e tirocini del Polo delle Scienze sociali
In ogni caso la verifica dei risultati dello stage segue le procedure previste del Servizio Stage e tirocini istituito presso il Polo delle Scienze sociali.
Con delibera del Consiglio del Corso di laurea è possibile riconoscere i crediti corrispondenti all'attività di stage a fronte di idonea documentazione attestante lo svolgimento di un'esperienza lavorativa coerente con il profilo del corso di laurea e che soddisfi i requisiti minimi previsti per l'attività di stage.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
I crediti maturati con attività formative sostenute durante periodi di studio all'estero, se debitamente certificati, sono riconosciuti secondo le modalità previste dagli specifici accordi internazionali, così come applicati dall'Ufficio Relazioni internazionali della Facoltà, e comunque entro i limiti imposti dall'ordinamento e dal presente regolamento didattico.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza ai corsi di insegnamento è fortemente consigliata.
Le eventuali propedeuticità sono indicate di anno in anno nel Manifesto degli studi.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Il corso di laurea magistrale prevede la possibilità di immatricolare studenti impegnati contestualmente in altre attività, i quali potranno essere chiamati a conseguire 30 cfu annui.
Compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili, e in accordo con la facoltà, il corso promuove attività di tutoraggio e di altro tipo destinate a favorire la formazione di tali studenti.
Per la regolazione dei diritti e dei doveri degli studenti part-time si rimanda alle norme generali stabilite dall'Università di Firenze.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Lo studente presenta il piano di studi individuale al secondo anno di corso, secondo tempi e modalità stabiliti dalla facoltà, e comunque non oltre 31 dicembre di ogni anno. Contestualmente conferma o modifica la scelta del curriculum già compiuta all'atto dell'iscrizione al corso di laurea.
Il piano di studi può essere ripresentato negli anni successivi, apportando modifiche al precedente. Ha valore l'ultimo piano approvato.
Il piano di studi è automaticamente approvato se, per il relativo curriculum del Corso, è corrispondente al piano ufficiale degli studi, così come indicato nel Manifesto degli studi. In caso contrario, su proposta della Commissione piani di studio, il Consiglio del Corso di laurea o altro organismo da esso delegato delibera la sua eventuale approvazione entro 30 giorni dalla scadenza di presentazione.
Nell'ambito dei crediti a scelta libera lo studente può inserire insegnamenti universitari impartiti presso corsi di laurea magistrali della facoltà di Scienze politiche o di altre facoltà dell'Ateneo di Firenze.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Nella prova finale il candidato dovrà mostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profitto formativo scelto, presentando e discutendo davanti a una commissione appositamente nominata una tesi scritta elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore che sia stato un docente di una materia presente nel suo piano di studi della laurea magistrale. Lo studente che si laurea entro i tre anni normali di corso potrà benificiare di incentivi individuati con debilera del Consiglio nella valtuazione dell'esame finale.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
A. Passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04
Per i passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 è istituita una Commissione piani di studio che valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nella maniera più ampia, ma comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
2) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
3) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
4) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Sono di seguito riportate, a titolo illustrativo, le tabelle degli insegnamenti previsti dal presente regolamento per ciascun curriculum del corso di studi e le relative corrispondenze con insegnamenti previsti dal regolamento del Corso di laurea magistrale ex D.M. 509/99 in Scienze della politica e dei processi decisionali già istituito presso l'Università di Firenze. Ciò consente allo studente di valutare autonomamente i crediti che gli verrebbero riconosciuti nel caso di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, se provenienti dal corso di studi corrispondente e non considerando eventuali corrispondenze/equipollenze non contemplate nelle tabelle. Ovviamente, nel caso di studenti provenienti da corsi di studio non corrispondenti a quelli delle tabelle, si terrà conto degli esami effettivamente già sostenuti e del relativo numero di crediti.
Resta salvo il fatto che la valutazione definitiva del riconoscimento dei crediti già maturati in altro corso spetta alla Commissione piani di studio del presente corso.
Vedere tabelle di conversione allegate in cartaceo.
B. Passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04
Per i passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 la stessa Commissione piani di studio di cui al punto A. valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) viene esaminata la carriera di studi dello studente che ha fatto domanda di passaggio, così da determinare il possesso dei requisiti di accesso secondo quanto previsto all'art. 3; in caso positivo, procede nel modo seguente:
2) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del presente corso di studi, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
3) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
4) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
5) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
C. Passaggi da curriculum a curriculum all'interno del presente corso di studio di laurea magistrale
Per i passaggi da curriculum a curriculum all'interno del presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 la stessa Commissione piani di studio di cui ai punti A. e B. valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) viene esaminata la carriera di studi dello studente che ha fatto domanda di passaggio, così da determinare il possesso dei requisiti di accesso allo specifico curriculum, secondo quanto previsto all'art. 3; in caso positivo, procede nel modo seguente:
2) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altro curriculum del corso, sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del curriculum ricevente, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
3) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
4) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
5) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Servizi di tutorato
Il corso di laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Facoltà, dal Polo delle Scienze sociali e dall'Ateneo.
In particolare, si avvale dei lettori di lingua della facoltà e dei servizi del Centro linguistico di Ateneo per l'attività di tutorato linguistico. Si avvale del Servizio integrato di Polo per stage e tirocini per l'attività di tutorato su stage e tirocini.
Inoltre, al fine di permettere allo studente di programmare al meglio il proprio percorso universitario, a partire dalle procedure d'accesso o di passaggio al corso e fino alle modalità di verifica delle attività formative ulteriori rispetto agli esami, il consiglio del corso di laurea delega un proprio docente a svolgere le funzioni di orientamento in entrata e in itinere.
Il delegato all'orientamento fa parte del Centro di orientamento in ingresso e in itinere (certificato qualità ISO-9001 2000) della facoltà.
Il delegato all'orientamento è altresì membro della Commissione piani di studio, che ha il compito di aiutare gli studenti nella scelta del curriculum di studi e nella compilazione del loro piano di studi, oltre che nel predisporre il lavoro istruttorio finalizzato alla loro approvazione da parte del Consiglio di corso o da organo da questo delegato.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le decisioni assunte dal consiglio del corso di laurea sono rese pubbliche con le modalità previste dalle varie norme pertinenti.
Le decisioni di competenza delle varie commissioni del corso di laurea e rilevanti per gli studenti sono pubblicizzate sulla guida e sul sito della facoltà.
Valutazione della qualita'
È prevista la rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti come obbligo per tutti i docenti e per tutti gli insegnamenti del corso di studio, secondo le modalità adottate dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.
Il Corso di laurea attiva al suo interno un sistema di valutazione della qualità coerente con il modello approvato dagli organi accademici.
Ambiti Occupazionali
Grazie alla flessibilità di una formazione polivalente, i laureati in questo corso di laurea magistrale potranno esercitare funzioni di responsabilità in organizzazioni pubbliche e private come consulenti ed esperti in comunicazione politica e istituzionale, esperti di politiche e dinamiche dei rapporti di lavoro e della gestione delle risorse umane in organizzazioni pubbliche e private; esperti di programmazione e gestione in organizzazioni pubbliche e private; esperti di implementazione di politiche economiche inerenti a organizzazioni pubbliche e private; consulenti o esperti per assemblee rappresentative e istituzioni politiche, associazioni pubbliche e private; consulenti o esperti per la strutturazione e la gestione delle politiche pubbliche e dei modelli decisionali. Questo percorso di studi è incentrato sulla formulazione, selezione, attuazione e valutazione delle politiche che riguardano le questioni di interesse pubblico più rilevanti. Il suo scopo è quello di fornire elementi essenziali alla comprensione dell'ambiente in cui si muovono governi e settore privato e delle relazioni tra di essi, formando una figura professionale che assommi competenze tali da contribuire ai processi decisionali delle organizzazioni complesse. Tale figura sarà in grado di predisporre progetti che, per la loro natura, richiedono un approccio complesso, di valutarne l'impatto e monitorarne lo stato di avanzamento.
Gli sbocchi occupazionali previsti dal corso si ricollegano alle figure professionali di seguito descritte, le cui caratteristiche e classificazione possono essere connesse ai tre curricula nei quali il corso si articola:
Comunicazione e consulenza politica
Il curriculum in Comunicazione e consulenza politica offre sbocchi professionali in molti degli ambiti che riguardano i membri di organismi di governo e di assemblee con potestà legislativa (nazionali – 1.1.1.1 –, regionali – 1.1.1.2 –, provinciali – 1.1.1.3 – e comunali e sub-provinciali – 1.1.1.4), nonché in alcuni di quelli che riguardano dirigenti generali, dirigenti superiori, primi dirigenti dell'amministrazione statale ed equiparati (le categorie 1.1.2.4 e 1.1.2.5) e direttori del dipartimento pubblicità e pubbliche relazioni in grandi aziende private (1.2.3.4). Esso forma anche specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili (2.5.1.6), specialisti in scienze storiche, artistiche, politiche e filosofiche (2.5.3.4), docenti universitari in scienze giuridiche e sociali (2.6.1.6), ricercatori, tecnici laureati ed assimilati (2.6.2.0).
Organi rappresentativi e di governo
1.1. Membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti amministrativi e giudiziari della pubblica amministrazione e di organizzazioni di interesse nazionale e sopranazionale. Il laureato magistrale in Scienza della politica e dei processi decisionali che ha frequentato il curriculum in Organi rappresentativi e di governo ha una preparazione adeguata per affrontare sia i concorsi per funzionario parlamentare o di assemblee regionali, sia i concorsi nelle pubbliche amministrazioni nazionali e locali, che nelle organizzazioni sopranazionali.
2.5. Specialisti in scienze umane sociali e gestionali. Il laureato è in grado di svolgere attività di gestione e controllo nelle pubbliche amministrazioni. È in grado di svolgere attività di consulente ad operatori politici elettivi e non elettivi.
2.6. Specialisti della formazione della ricerca ed assimilati. Il laureato può accedere ai corsi per dottore di ricerca ed intraprendere la carriera universitaria in scienze giuridiche e sociali. Può trovare occupazione presso istituti di ricerca pubblici o privati.
Istituzioni e mercati
I laureati in questo curriculum si pongono in posizione di preminenza per quelle funzioni di staff ad organismi decisionali e dirigenziali sia di istituzioni pubbliche che di grandi aziende private. Si candidano quindi a occupazioni e professioni dirigenziali nelle quali faccia premio la capacità di decidere su questioni complesse, con sistemi prevalentemente collegiali e con l'impiego di metodologie di analisi interdisciplinare.
In particolare per le organizzazioni pubbliche, nazionali e internazionali:
1.1 – Membri dei corpi legislativi e di governo, dirigenti amministrativi e giudiziari della pubblica amministrazione e di organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale; 1.1.4.1 – Dirigenti di organizzazioni per la rappresentanza di interessi collettivi (partiti, sindacati, associazioni per la tutela dei consumatori); 1.1.2 – Dirigenti generali, dirigenti superiori, primi dirigenti dell'amministrazione statale ed equiparati;
Per le organizzazioni private e per le grandi aziende:
1.1.4 – Dirigenti di organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale; 1.1.4.2 – Dirigenti di altre associazioni di interesse nazionale o sovranazionale (umanitarie, culturali, scientifiche); 1.2.2 – Direttori di grandi aziende private; 1.2.3 – Direttori dipartimentali in grandi aziende private; 2.5.1 – Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie; 2.5.1.1 – Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione; 2.5.1.2 – Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private; 2.5.1.5 – Specialisti nei rapporti con il mercato; 2.5.3 – Specialisti in scienze sociali; 2.5.3.1 – Specialisti in scienze economiche
Commissioni permanenti
Sono Commissioni permanenti del corso di laurea:
1) la Commissione Piani di studio, composta da un docente per ciascun curriculum e di cui fa parte il delegato all'orientamento; i suoi componenti e il delegato all'orientamento sono nominati dal Consiglio.
Le principali funzioni della Commissione Piani di studio sono: a) istruire le pratiche degli studenti che hanno fatto domanda di passaggio da corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di studio; o b) di passaggio da corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio; o c) di passaggio da un curriculum ad un altro all'interno del presente corso di studio; d) di fornire una valutazione preventiva dei piani di studio presentati dagli studenti in vista della loro approvazione da parte del Consiglio di corso o organo da esso delegato; e) di agevolare gli studenti nella compilazione dei piani di studio.
2) la Commissione Stage, anch'essa composta da un docente per ciascun curriculum ed i cui componenti sono nominati dal Consiglio.
La Commissione Stage vaglia e promuove progetti di attivazione di nuovi stage, coordinandosi con il Servizio Stage e tirocini istituito presso il Polo delle Scienze sociali.
Per la valutazione dell'adeguatezza della preparazione degli studenti che intendono iscriversi al corso di laurea, in alternativa alla predisposizione di un test secondo quanto stabilito dall'art. 3 del presente regolamento il Consiglio istituisce la Commissione Didattica.
Il Consiglio di corso di laurea può istituire ulteriori commissioni permanenti qualora ne ravvisi la necessità.