«Cosa sono» i sistemi elettorali: definizioni e classificazioni. «Cosa fanno» i sistemi elettorali: gli effetti meccanici e il coordinamento strategico. Le teorie: dalle «leggi» di Duverger alla regola M+1 di Cox. Le riforme elettorali e il contesto della loro applicazione. Il caso italiano: sistemi misti e premio di maggioranza. Il comportamento elettorale: le determinanti di voto. Come sono cambiati gli elettori italiani tra la prima e la seconda Repubblica. Le elezioni politiche 2013.
Testi per la preparazione dell'esame di Elezioni e sistemi elettorali da 9 crediti (statutario, codice B019000)
- G. Baldini e A. Pappalardo, Sistemi elettorali e partiti nelle democrazie contemporanee, Roma-Bari, Laterza, 2004 (disponibile in biblioteca) oppure G. Sartori, Ingegneria costituzionale comparata. Strutture, incentivi, esiti, Bologna, Il Mulino, 2004, capp. 1-4.
- G.W. Cox, I voti che contano, Bologna, Il Mulino, 2005, capp. 1, 2, 3, 7 e 8.
- A. Chiaramonte e G. Tarli Barbieri (a cura di), Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana, Roma, Carocci, 2011, capp. 1, 5, 7, 8, 9, 10, 11.
- Bellucci, P. e Segatti, P. (a cura di), Votare in Italia 1968-2008. Dall’appartenenza alla scelta, Bologna, Il Mulino, 2011, capp. I, III, IV, V, VI, IX e conclusioni.
- A. Chiaramonte e L. De Sio (a cura di), Terremoto elettorale. Le elezioni politiche del 2013, Bologna, Il Mulino, 2014.
[gli studenti frequentanti che parteciperanno a una ricerca condotta su un argomento concordato con il docente avranno una riduzione del programma di studio per l'esame finale]
Testi per la preparazione dell'esame di Elezioni e sistemi elettorali da 6 crediti (da inserire come esame a scelta libera con specifico codice B019002)
- G. Baldini e A. Pappalardo, Sistemi elettorali e partiti nelle democrazie contemporanee, Roma-Bari, Laterza, 2004 (disponibile in biblioteca) oppure G. Sartori, Ingegneria costituzionale comparata. Strutture, incentivi, esiti, Bologna, Il Mulino, 2004, capp. 1-4.
- A. Chiaramonte e G. Tarli Barbieri (a cura di), Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana, Roma, Carocci, 2011, capp. 1, 5, 7, 10, 11.
- A. Chiaramonte e L. De Sio (a cura di), Terremoto elettorale. Le elezioni politiche del 2013, Bologna, Il Mulino, 2014.
Obiettivi Formativi
Il corso mira a fornire agli studenti i concetti, le teorie e le tecniche d’indagine più avanzate per l’analisi dei sistemi elettorali e del comportamento di voto.
Le conoscenze acquisite dotano lo studente degli strumenti indispensabili per la comprensione approfondita dei fenomeni politici oggetto del corso, attraverso il loro inquadramento concettuale e la loro valutazione in termini comparativi.
Le conoscenze e competenze acquisite durante il corso forniscono allo studente la capacità di leggere e interpretare testi normativi di natura elettorale anche complessi, di valutare fattibilità e conseguenze dell’applicazione di tipi diversi di sistemi elettorali mediante simulazioni ed altre tecniche di analisi empirica, di comprendere i fattori esplicativi del comportamento di voto, con particolare riferimento agli elettori italiani.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni frontali e seminari di presentazione e discussione di ricerche
Modalità di verifica apprendimento
Esame scritto con 5-6 domande a risposta aperta in 1,5 ore. Gli studenti provenienti da università non italiane, soltanto loro, possono richiedere di sostenere l'esame orale. Non è prevista una prova intermedia.
Programma del corso
La prima parte del corso è dedicata all’analisi dei sistemi elettorali. Per quanto riguarda gli aspetti più descrittivi, sono in particolare trattati a) le varie definizioni presenti in letteratura; b) gli elementi costitutivi (struttura della votazione, collegi/circoscrizioni, formule, soglie); le classificazioni e le tipologie sviluppate sui sistemi elettorali (maggioritario, proporzionale, misto). Circa le conseguenze derivanti dall’applicazione di diversi tipi di sistemi elettorali, sono presi in considerazione dal punto di vista empirico a) gli effetti meccanici (disproporzionalità e selettività), b) gli effetti psicologici (coordinamento strategico tra partiti e tra elettori) e c) gli effetti sistemici (numero dei partiti, formazione di maggioranze parlamentari); dal punto di vista teorico saranno discusse a) le proposizioni di Duverger, b) le (ri)formulazioni di Sartori e di Riker, c) la regola M+1 di Cox. Sono quindi investigate le riforme elettorali: come, quando ed esiti.
La seconda parte del corso di occupa del comportamento elettorale. Sono analizzati il comportamento astensionista, che passa dalla marginalità alla scelta, e quindi le determinanti del voto: generazione, genere, istruzione e famiglia; classe, religione e territorio; la collocazione destra-sinistra; le issues e i leader. Il riferimento principale è agli elettori italiani in prospettiva diacronica. Un approfondimento specifico è riservato alle elezioni politiche del 2013.
Durante il corso saranno alternate prospettiva teorica e analisi empirica, con particolare riferimento al caso italiano. Gli studenti saranno coinvolti nella redazione, presentazione e discussione di una breve ricerca individuale o di gruppo.