Insegnamento mutuato da: B019226 - SISTEMI DI WELFARE LOCALE Laurea Magistrale in SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE
Lingua Insegnamento
Italiano
Contenuto del corso
la prima parte del corso è dedicata ai diversi regimi di welfare in Europa, al ruolo dell’UE in campo sociale e all’inquadramento del welfare state italiano in prospettiva comparata. Il secondo e terzo modulo approfondiscono l’azione delle regioni italiane nel campo della sanità, delle politiche attive del lavoro e dei servizi sociali con particolare attenzione per i nuovi rischi sociali, per gli aspetti finanziari e gestionali e per l’efficacia dell'intervento pubblico.
Per il primo modulo:
1. Ferrera M. ( a cura di)(2012) Le politiche sociali, Bologna, Il Mulino, pp.11-51
2. V.Fargion (2002). La sfida dell'Eurowelfare in “Europa Necessaria. Lo spazio politico europeo nell’età gobale” Pordenone, Edizioni Concordia 7, pp. 87-112.
3. Silvana Sciarra (2013) L'Europa e il lavoro. Solidarietà e conflitto in tempi di crisi, Laterza.
Per il secondo e terzo modulo ( programma da 6 crediti per DGIS)
1. Fargion V. "Stato e Previdenza in Italia: linee evolutive dell'intervento pubblico in prospettiva comparata" in Scienza dell'Amministrazione e Politiche Pubbliche, a cura di G. Freddi, Roma, Carocci, pp. 209-241.
2.Ferrera M. ( a cura di)(2012) Le politiche sociali, Bologna, Il Mulino, cap. 3 la politica del lavoro, pp.123-184; cap.4 la politica sanitaria, pp.185-238.
3. Fargion V.(2013) Italy: A territorial and Generational Divide in Social Citizenship in A. Evers and A.M. Guillemard, Social Policy and Citizenship. The Changing Landscape, Oxford: Oxford University Press, pp. 173-198 (eventualmente sostitituibile )
4. Fargion V. , Geografia della cittadinanza sociale in Italia. Regioni e politiche assistenziali dagli anni settanta agli anni novanta, Bologna, Il Mulino, 1997, cap. 4, 5, 6 (pp. 135- 214)
5.Fargion V. e Gualmini, E. (2013) Tra l’incudine e il martello. Regioni e nuovi rischi sociali in tempi di crisi, Bologna, Il Mulino.
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi e le chiavi di lettura per inquadrare le dinamiche dei sistemi locali di welfare nel più ampio contesto delle politiche sociali sia a livello nazionale che europeo, mettendo a fuoco i vincoli e le opportunità con cui si misurano gli attori del policy making locale e le difficoltà connesse all’ implementazione delle politiche.
Metodi Didattici
Il corso è impostato in maniera fortemente interattiva con ampio utilizzo di tabelle e grafici che gli studenti saranno chiamati a discutere e analizzare(su indicatori di bisogno, livelli di copertura, profilo delle prestazioni, distribuzione della spesa e modalità di finanziamento). Agli studenti sarà affidato un lavoro di approfondimento da realizzare a gruppi sulle politiche per la non-autosufficienza, sui servizi sanitari e sulle politiche del lavoro.
Altre Informazioni
La frequenza continuativa del corso è fortemente consigliata
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale integrato da una riflessione scritta ( 4-5 pagine) su un tema attinente il corso, liberamente scelto dallo studente e sviluppato in modo da dimostrare la padronanza degli strumenti metodologici e concettuali forniti nell'arco del corso stesso.
Programma del corso
Il corso affronterà le seguenti tematiche:
1.Strumentazione analitica e concettuale per lo studio delle politiche sociali (destinatari, fonti di finanziamento, tipi di prestazioni, logiche di intervento).
2. Riflessione sui diversi regimi di welfare in Europa e sul ruolo dell’UE in campo sociale.
3. Inquadramento del welfare state italiano in prospettiva comparata; analisi delle sue componenti principali (previdenza, sanità, assistenza sociale), con riferimento alla evoluzione storica e al profilo attuale.
4. Approfondimento delle politiche nel campo della sanità, dei servizi sociali, del lavoro, e dei nuovi rischi sociali ( in particolare immigrazione, non autosufficienza, conciliazione famiglia-lavoro) che prevedono un forte ruolo delle regioni e degli enti locali.
L’analisi prenderà in considerazione il ruolo degli apparati amministrativi regionali, le dinamiche tra regione ed enti territoriali, il rapporto tra pubblico, privato e organizzazioni non profit, le modalità di gestione dei servizi, l’entità e le fonti di finanziamento, le implicazioni per i cittadini delle diverse modalità di intervento.