Il corso punta a fornire gli strumenti metodologici, concettuali ed analitici per capire ed interpretare la dimensione territoriale del welfare state italiano e le profonde differenze che caratterizzano l'intervento delle regioni in ambito sociale e sanitario. Particolare attenzione sarà dedicata a come vengono affrontati i nuovi rischi sociali (immigrazione, conciliazione famiglia-lavoro ecc. ),considerando sia i fattori politico-amministrativi che gli aspetti finanziari e gestionali.
Primo e secondo modulo
1. Ferrera M. ( a cura di)(2012) Le politiche sociali, Bologna, Il Mulino, cap. 1 ( l’analisi delle politiche sociali e del welfare state) pp.11-51
2. Fargion V. , Geografia della cittadinanza sociale in Italia. Regioni e politiche assistenziali dagli anni settanta agli anni novanta, Bologna, Il Mulino, 1997, cap. 3 ( dal centro alla periferia) , cap. 4 ( la legislazione regionale) , cap. 7 (l’intervento regionale dopo il DPR 616).
3. Ferrera M. ( a cura di)(2012) Le politiche sociali, Bologna, Il Mulino, cap. 4 , la politica sanitaria, pp. 212- 238 ( dal par. 4.2).
4. Pavolini E. ( a cura di) Il cambiamento possibile. La sanità in Sicilia tra Nord e Sud, Roma, Donzelli Editore, 2011, cap.1 ( il funzionamento e la performance dei sistemi sanitari regionali italiani), cap. 7 ( come spiegare le differenze regionali nella sanità)
5. Fargion V. e Gualmini, E. ( a cura di), Tra l'incudine e il martello. Regioni e nuovi rischi sociali in tempi di crisi, Bologna, Il Mulino, 2013, introduzione ( le regioni e i nuovi rischi sociali in tempi di crisi) , cap. I ( le politiche per la non-autosufficienza), cap. 3 ( le politiche di conciliazione famiglia-lavoro); cap. 4 ( le politiche di integrazione per gli immigrati).
6. Fazzini O. e Nava L., Sui criteri di accesso ai servizi: il caso degli asili nido , in “Politiche Sociali/Social Policies”, 2016,n.1, pp123-138.
7. Perna R. L’immigrazione in Italia. Dinamiche e trasformazioni in tempo di crisi, in “Politiche Sociali/Social Policies”, 2015,n.1, pp. 89-116.
Terzo modulo
1. Fargion V. e Gualmini, E. ( a cura di), Tra l'incudine e il martello. Regioni e nuovi rischi sociali in tempi di crisi, Bologna, Il Mulino, 2013, conclusioni , pp.229-258.
2. C. Gori ( a cura di) Il reddito d’inclusione sociale . La proposta dell’alleanza contro la povertà in Italia, Bologna, Il Mulino, cap. 1 ( la definizione di povertà).
3. Vesan P. Per uno schema europeo di sostegno alle transizioni attive: prime riflessioni a partire dalle politiche per l’occupazione giovanile in Italia, in “Politiche Sociali/Social Policies”, 2016, n.2, pp. 265-282.
4. Ferrera M., Fargion V., Jessoula M., Alle Radici del welfare all’italiana. Origini e futuro di un modello sociale squilibrato, Padova, Marsilio, 2012, pp. 3-28.
Materiali messi a disposizione dal docente.
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire agli studenti le chiavi di lettura per inquadrare le dinamiche dei sistemi locali di welfare nel più ampio contesto delle politiche sociali sia a livello nazionale che europeo, mettendo a fuoco i vincoli e le opportunità con cui si misurano gli attori del policy making locale e le difficoltà connesse all' implementazione delle politiche.
Metodi Didattici
Il corso è impostato in maniera fortemente interattiva con ampio utilizzo di tabelle e grafici che gli studenti saranno chiamati a discutere e analizzare(su indicatori di bisogno, livelli di copertura, profilo delle prestazioni, distribuzione della spesa e modalità di finanziamento).
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale integrato - solo per i frequentanti - da una riflessione scritta (massimo 3-4 pagine) su un tema attinente il corso, liberamente scelto dallo studente e sviluppato in modo da dimostrare la padronanza degli strumenti metodologici e concettuali forniti nell'arco del corso stesso.
Programma del corso
Il corso affronterà le seguenti tematiche:
1.Strumentazione analitica e concettuale per lo studio delle politiche sociali (destinatari, fonti di finanziamento, tipi di prestazioni, logiche di intervento).
2. Inquadramento del welfare state italiano in prospettiva comparata con riferimento alle sue componenti principali (previdenza, sanità, assistenza sociale).
4. Approfondimento delle politiche politiche socio-assistenziali promosse dalle regioni fin dalla loro prima istituzione e identificazione dei tre modelli di politica sociale che caratterizzano la fase di avvio dell'esperienza regionale e le tappe successive.
5. Analisi della evoluzione delle politiche sanitarie a partire dalle riforme del 1992-93 e della differenziazione delle modalità di intervento delle regioni in questo ambito.
6. Riflessione sui nuovi rischi sociali e sul ruolo delle regioni in questo ambito. Approfondimento sulle politiche relative alla non autosufficienza, alla conciliazione famiglia-lavoro, alla immigrazione.
7. Sviluppi recenti in tema di politiche di contrasto alla povertà e alla disoccupazione giovanile con riferimento alle indicazioni provenienti dalla Unione Europea.
8. Riflessioni conclusive sulle distorsioni del welfare state italiano in prospettiva comparata e sulle sfide aperte.
L'analisi prenderà in considerazione il ruolo degli apparati amministrativi regionali, le dinamiche tra regione ed enti territoriali, il rapporto tra pubblico, privato e organizzazioni non profit, le modalità di gestione dei servizi, l'entità e le fonti di finanziamento, le implicazioni per i cittadini delle diverse modalità di intervento con una particolare attenzione per gli sviluppi attualmente in corso.