Insegnamenti del Secondo Anno (Anno Accademico 2010-11)
Obiettivi formativi specifici del Corso
Il corso sceglie di investire sulla complessità dell'approccio interdisciplinare, non limitandosi alla vicinanza disciplinare consueta fra le materie professionali e quelle sociologiche, ma fondando fino dal primo anno il confronto su materie sociologiche di impianto volutamente meno teorico (Società contemporanea e problemi sociali), su quelle politologiche più attente ai governi locali ed ai rapporti intergovernativi (Politica locale) e su una disciplina di Filosofia politica (Teorie della giustizia e dell'intervento sociale) che ha un taglio particolarmente adatto a fondare scelte di politica sociale riflessive.
La sensibilità alla fase di valutazione e controllo degli interventi sociali, insieme ad una conoscenza del controllo di gestione e dell'auditing è egualmente considerata di base comune ai due curricula, proseguendo idealmente nell'Economia del settore pubblico nel curriculum "Direzione dei servizi sociali e delle istituzioni di terzo settore".
Parallelamente le materie giuridiche sono mirate alla specializzazione sui temi centrali del corso (Diritto civile dei minori , Diritti di cittadinanza e ordinamento delle autonomie, Diritto penale minorile, Normativa del lavoro pubblico e privato).
Nel secondo anno di corso il carico di esami più leggero lascia il posto al tirocinio, al laboratorio di secondo anno ed alla stesura del lavoro di tesi, sviluppando ulteriormente la caratterizzazione dell'approccio interdisciplinare precedentemente costruito con gli insegnamenti obbligatori di curriculum.
I risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio, sono i seguenti.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I nostri laureati debbono aver acquisito la capacità di procurarsi, le conoscenze disponibili per giudicare i singoli problemi sociali da affrontare, compresa la capacità di valutare se i dati pubblicati, le ricerche esistenti e i dati di gestione amministrativa riutilizzabili siano sufficienti o possano/debbano essere integrati con i risultati di specifiche ricerche mirate.
Questa capacità si dovrebbe costruire sulla base dal ravvicinato confronto interdisciplinare sugli stessi temi risultante dai molti rimandi prima descritti, ma trova una verifica finale nella stesura della tesi di laurea che si pone quale obiettivo l'utilizzo di strumenti di ricerca appresi nel corso degli studi specialistici alla luce di una matura capacità di rielaborazione critica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il sapere del social worker, a qualsiasi titolo, non può mai limitarsi ad un'applicazione procedurale di principi astratti, ma deve sempre e comunque coniugarsi al controllo del contesto relazionale interpersonale in cui gli aspetti empatici, inevitabili ma resi trasparenti, mobilitino una parte integrante delle competenze ed una conoscenza sui generis. Inoltre la necessità crescente di integrazione fra le politiche settoriali in ambito sociale richiede una capacità di portare la propria specificità disciplinare e professionale in un contesto interdisciplinare e di lavoro in gruppi ed in tavoli di progettazione complessi.
Contesto privilegiato di verifica della capacità di applicare le conoscenze acquisite nel corso degli studi è il laboratorio, previsto in entrambi i curricula del corso di laurea. In particolare, il laboratorio costituisce per gli studenti un'opportunità di sperimentare, in una sorta di simulazione, gli strumenti acquisiti nel corso degli studi. Temi quali la mediazione, ad esempio, possono essere affrontati in tale sede sotto il profilo della individuazione delle strategie di intervento sociale, diversificate a seconda del contesto empirico: mediazione penale, essenzialmente per ciò che riguarda l'ambito della tutela dei minori e delle fasce deboli; mediazione culturale per entrambi i percorsi di studio.
Autonomia di giudizio (making judgements)
La sensibilità di un assistente sociale specialista si deve necessariamente costruire su un'abitudine riflessiva sulle modalità di applicazione della metodologia professionale propria ed altrui; se tutti gli assistenti sociali debbono essere capaci di valutarsi, anche personalmente, quando intervengono su un caso e lo valutano, il supervisore deve essere capace di collocarsi ad un livello di complessità superiore quando ricostruisce ed inquadra l'azione e le strategie professionali dei colleghi, anche nella loro funzione di case managers.
Non diversa deve essere la sensibilità di un dirigente di servizi sociali o di un ente del terzo settore che eroghi servizi alla persona pur non svolgendo direttamente le funzioni di assistente sociale.
Questa capacità non può che derivare da un'abitudine all'analisi critica molto concreta, applicata agli interventi. Il corso di laurea si avvale dell'esperienza consolidata negli anni precedenti sui temi della autovalutazione e della valutazione del lavoro in équipe nell' insegnamento di "Biografia, cultura e servizio sociale" che infatti viene mantenuto per continuità (obbligatorio per curriculum di "tutela dei minori e delle fasce deboli" e raccomandato tra gli affini a scelta vincolata nel curriculum "direzione dei servizi sociali e delle istituzioni di terzo settore").
Abilità comunicative (communication skills)
La capacità di comunicazione con interlocutori molto diversi, appartenenti alle istituzioni, al terzo settore, al volontariato, alla società civile è cruciale nella metodologia del fare rete e del lavorare per progetti: questi restano punti fermi di riferimento del corso, anche in base alla sua tradizione precedente, ma anche la comunicazione alla cittadinanza dei risultati delle valutazioni di impatto degli interventi è una importante capacità necessaria a tutti i soggetti coinvolti nella progettazione e gestione delle politiche sociali.
I tirocini, da sempre "punto di forza" degli studi triennali e specialistici di servizio sociale, costituiscono l'opportunità per lo studente di misurarsi con la realtà sociale, intesa non solo e non tanto quale "utenza" degli operatori sociali, quanto come compresenza e collaborazione – nell'ambito delle attività di supporto sociale – di soggetti differenti, pubblici e non, istituzionalizzati e non. L'esperienza di tirocinio renderà consapevole lo studente della necessità – di una comunicazione differenziata a seconda degli interlocutori dei servizi sociali: Magistratura, Enti locali, cooperative, volontariato.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I nostri laureati vengono accompagnati in un percorso di apprendimento che per essere specialistico è contemporaneamente molto mirato e ricco di rimandi interdisciplinari intorno alle tematiche-ossatura del percorso di formazione, ma inevitabilmente limitato nella direzione di altre specializzazioni possibili per l'assistente sociale che lavori nella gestione e progettazione dei servizi alla persona di un Ente locale o di un ente di terzo settore. Il corso dovrà quindi funzionare nei due curricula che articolano la prima parte comune, come un percorso esemplare di approfondimento che possa poi essere autonomamente reiterato dal laureato, posto in contesti differenti o che si trovi di fronte alla necessità di affrontare problematiche simili in settori diversi dell'intervento sociale.
Inoltre, saranno organizzati dei momenti di confronto e di riflessione comune tra i due percorsi di studio proposti, costituiti da seminari e dibattiti organizzati all'interno del corso di laurea ma che prevedono quali presenze privilegiate gli operatori sociali di territorio, l'ordine professionale, la magistratura, docenti e studiosi di altri paesi.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per seguire con profitto il percorso formativo e, dunque, per essere ammessi al Corso di laurea magistrale sono indispensabili requisiti curriculari e di adeguatezza della preparazione, come qui di seguito definiti, che saranno oggetto di accertamento e valutazione secondo le procedure sotto riportate.
Requisiti curriculari.
I requisiti curriculari corrispondono ad almeno 70 CFU, sui 180 complessivi del corso di studi triennale, acquisiti in specifici SSD, e in particolare:
IUS/01, IUS/07, IUS /09: 12 cfu;
IUS/17: 5 cfu;
SECS-P/01, SECS-P/02: 9 cfu;
SPS/07, SPS/08, SPS/09, SPS/12: 30 cfu;
L-LIN/12: 5 cfu;
M-DEA/01, M-PSI/01, M-PSI/04, M-PSI/05: 9 cfu.
Requisiti di adeguatezza della preparazione.
L'adeguatezza della preparazione è verificata con l'accertamento della preparazione e competenza in alcuni specifici corsi di insegnamento generalmente impartiti nei Corsi di laurea triennali di Servizio sociale che vengono considerati indispensabili per accedere al Corso di laurea magistrale e/o al test di ingresso quando venisse effettuato. I corsi sono: conoscenze di Sociologia, di Diritto pubblico, di Politica sociale, di Sociologia della devianza, di Psicologia, di Metodi e strumenti del servizio sociale, di Principi e fondamenti del servizio sociale, di Organizzazione dei servizi sociali, o formulazioni equipollenti.
Le modalità di accertamento si basano sull'analisi del curriculum studiorium, individuandone le lacune principali e, se necessario, su colloqui individuali.
E' possibile iscriversi con requisiti attenuati al solo curriculum Direzione dei servizi sociali e delle istituzioni di terzo settore.
Requisiti curriculari
I requisiti curriculari corrispondono in questo caso ad almeno 60 CFU, sui 180 complessivi del corso di studi triennale, acquisiti in specifici SSD, e in particolare:
IUS/01, IUS/07, IUS /09: 9 cfu;
IUS/17: 5 cfu;
SECS-P/01, SECS-P/02: 6 cfu;
SPS/07, SPS/08, SPS/09: 28 cfu;
L-LIN/12: 6 cfu;
M-DEA/01, M-PSI/01, M-PSI/04, M-PSI/05: 6 cfu.
Requisiti di adeguatezza della preparazione.
In questo caso le materie su cui si verifica l'adeguatezza della preparazione sono Sociologia, Diritto pubblico, Politica sociale, Economia, Metodi e strumenti del servizio sociale, Organizzazione dei servizi sociali, o formulazioni equipollenti.
Il Consiglio del Corso di laurea, o una Commissione didattica da esso delegata, provvede all'accertamento del possesso dei requisiti curriculari e di adeguatezza della preparazione.
Poiché la tradizione del Corso triennale di Firenze, ed in precedenza del D.U. e della Scuola a fini speciali in Servizio sociale fiorentini, è sempre stata quella di concludere la formazione con un importante investimento nei tirocini, ci si riserva la possibilità di richiederne un completamento valutando i tirocini in termini di ore effettivamente svolte (450) e non solo di cfu ottenuti.
Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell'immatricolazione al Corso di laurea magistrale.
Si precisa che in ambedue i curricula, per studenti provenienti da altre lauree triennali, la preparazione offerta dalla laurea magistrale non può sostituire la necessaria formazione di base della laurea triennale in Servizio sociale, ai fini di un'adeguata preparazione per l'esame di stato.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il Corso si articola in due curricula, il primo in Tutela dei diritti dei minori e delle fasce deboli, il secondo, mirato alla Direzione dei Servizi sociali e delle istituzioni di terzo settore.
Il precedente corso di Laurea magistrale in Scienze del servizio sociale si trasforma in Corso di laurea magistrale in Disegno e gestione degli interventi sociali all'insegna della continuità nel rispondere agli specifici bisogni formativi di un assistente sociale specialista. Il nucleo formativo di base infatti, vede la continuità di alcuni insegnamenti comunque propedeutici ai percorsi specializzanti (Società contemporanea e problemi sociali, Politiche della famiglia e dei servizi nel welfare locale). A questi insegnamenti si sono volute affiancare una serie di discipline egualmente di base, funzionali ad entrambi i curricula, volte ad allargare lo spettro disciplinare delle conoscenze fondamentali (Teorie della giustizia e dell'intervento sociale, Politica locale – che, peraltro prosegue idealmente l'insegnamento di Governo locale, Diritto civile dei minori e volontaria giurisdizione). I due curricula di specializzazione riprendono e focalizzano contenuti e specifiche richieste di approfondimento emerse negli anni nei rapporti con gli interlocutori del territorio e l'Ordine professionale.
Il primo curriculum in Tutela dei diritti dei minori e delle fasce deboli, dopo le materie caratterizzanti che descrivono una panoramica delle problematiche settoriali, propone un percorso di grande circolarità e un fitto tessuto di rimandi fra le materie che, da punti di vista disciplinari molto diversi, si occupano della questione minorile (Diritto penale minorile e Sociologia della devianza ed esecuzione della pena, ma anche Diritto civile che è inteso fondamentalmente come Diritto dei minori).
Il secondo, mirato alla Direzione dei Servizi sociali e delle istituzioni di terzo settore allarga lo spettro delle politiche considerate e delle specifiche attività della professione (Economia del settore pubblico e Diritto penale della Pubblica Amministrazione), intesa, quest'ultima non soltanto come quella di un mero manager del sociale ma fondata sulla sensibilità per l'esclusione sociale. Tale sensibilità, infatti, ha dato coerenza alla pratica professionale molto prima che il termine venisse utilizzato ed entrasse nel linguaggio delle politiche sociali, tematizzato ormai a livello europeo.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Il tipo prevalente di forma didattica finalizzato ad assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti di questo corso di laurea è costituito dalle lezioni frontali, dai laboratori e dal tirocinio. Possono comunque essere previste forme didattiche integrative quali esercitazioni, seminari, convegni. Non sono invece previste forme di insegnamento a distanza.
I singoli corsi di insegnamento incardinati nel presente corso di laurea attribuiscono non meno di 6 crediti formativi (cfu). Ad ogni modulo di 3 cfu di insegnamento corrispondono non meno di 20 ore di attività didattica. Ad ogni cfu di attività didattica corrispondono, di norma, 25 ore di lavoro complessive per lo studente.
I corsi di insegnamento possono essere articolati in moduli corrispondenti a 3 cfu ai soli fini dell'eventuale previsione di una verifica di profitto mediante prova intermedia organizzata secondo i criteri che il singolo docente ritiene i più opportuni ai fini didattici. Lo studente può sottoporsi o meno a tali prove. Se lo studente le ha sostenute e superate, la valutazione globale tiene conto dell'esito di queste prove. In caso contrario la valutazione è data dalla sola prova finale.
Le prove intermedie si svolgono di norma in forma scritta. L'esame finale può svolgersi in forma scritta e/o orale ed essere integrato da eventuali altre forme di verifica secondo le esigenze specifiche della disciplina.
Il piano di studi non può prevedere che, per l'accesso alla prova finale (tesi di laurea), sia necessario da parte dello studente aver superato più di 12 esami, tenuto conto in ogni caso che i crediti maturati con attività "a scelta libera dello studente" (DM 270/04, art. 10, comma 5, lettera a) corrispondono ad un solo esame, indipendentemente dai cfu attribuiti.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La verifica di una conoscenza adeguata della lingua inglese viene svolta in sede di accertamento delle competenze e dei requisiti per accedere al Corso di laurea (v. art. 3).
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Le attività di laboratorio previste possono prevedere prove di idoneità.
Il tirocinio professionale è considerato centrale e cruciale una delle tappe fondamentali del percorso formativo in quanto ambito in cui, tramite il saper fare, ma anche mediante la riflessione attorno all'atto professionale, le conoscenze acquisite nel percorso formativo si traducono nelle abilità e competenze professionali specifiche per svolgere funzioni di assistente sociale specialista. Si tratta di una figura professionale complessa qualcosa in più di un semplice operatore con competenze tecniche limitate al saper fare; come professionista deve invece aumentare la propria competenza attraverso la rielaborazione riflessiva dell'esercizio concreto della propria attività, mantenendo il contatto realistico con l'ambiente e la dinamica del bisogno, interagendo con i sistemi istituzionali e con la comunità, comunicando in modo positivo, tenendo conto dei propri limiti e delle caratteristiche degli altri attori sociali.
Per questo ogni esperienza di tirocinio deve essere collegata ad un progetto formulato insieme al tutor accademico e concordato insieme al tutor della struttura ospitante, verificato ex-post dal tutor accademico sulla base di un lavoro scritto e non meramente descrittivo del candidato.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
I crediti maturati con attività formative sostenute durante periodi di studio all'estero, se debitamente certificati, sono riconosciuti secondo le modalità previste dagli specifici accordi internazionali, così come applicati dall'Ufficio Relazioni internazionali della Facoltà, e comunque entro i limiti imposti dall'ordinamento e dal presente regolamento didattico.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza ai corsi di insegnamento è fortemente consigliata.
Le eventuali propedeuticità sono indicate di anno in anno nel Manifesto degli studi.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Il corso di laurea magistrale prevede la possibilità di immatricolare studenti impegnati contestualmente in altre attività, i quali potranno essere chiamati a conseguire 30 cfu annui.
Compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili, e in accordo con la facoltà, il corso promuove attività di tutoraggio e di altro tipo destinate a favorire la formazione di tali studenti.
Per la regolazione dei diritti e dei doveri degli studenti part-time si rimanda alle norme generali stabilite dall'Università di Firenze.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Lo studente presenta il piano di studi individuale al secondo anno di corso, secondo tempi e modalità stabiliti dalla facoltà, e comunque non oltre 31 dicembre di ogni anno. Contestualmente conferma o modifica la scelta del curriculum già compiuta all'atto dell'iscrizione al corso di laurea.
Il piano di studi può essere ripresentato negli anni successivi, apportando modifiche al precedente. Ha valore l'ultimo piano approvato, e comunque non oltre 31 dicembre di ogni anno.
Il piano di studi è automaticamente approvato se, per il relativo curriculum del Corso, è corrispondente al piano ufficiale degli studi, così come indicato nel Manifesto degli studi. In caso contrario, su proposta della Commissione piani di studio, il Consiglio del Corso di laurea o altro organismo da esso delegato delibera la sua eventuale approvazione entro 30 giorni dalla scadenza di presentazione.
Nell'ambito dei crediti a scelta libera lo studente può inserire insegnamenti universitari impartiti presso la facoltà di Scienze politiche o altre facoltà dell'Ateneo di Firenze.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Nella prova finale il candidato dovrà mostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, presentando e discutendo davanti a una commissione appositamente nominata una tesi scritta elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore che sia stato un docente di una materia presente nel suo piano di studi della laurea magistrale. Al fine di una maggiore coerenza e proficuità del percorso formativo è raccomandato uno stretto legame tra l'argomento della dissertazione e l'ambito del tirocinio del secondo anno. A tale scopo la riflessione sull'esperienza dovrebbe testimoniare la capacità di mobilitare le conoscenze disponibili di dati descrittivi e di letteratura pertinente, il loro corretto trattamento critico, la capacità di trarre conclusioni mature e non scontate da questo percorso riflessivo e possibilmente la messa in evidenza di indicazioni operative in relazione al caso empirico esaminato
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Per i passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 è competente la Giunta di Corso di laurea, che valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nella maniera più ampia, ma comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
2) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
3) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
4) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Per i passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 la stessa Giunta di Corso di laurea valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) viene esaminata la carriera di studi dello studente che ha fatto domanda di passaggio, così da determinare il possesso dei requisiti di accesso secondo quanto previsto all'art. 3; in caso positivo, procede nel modo seguente:
2) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del presente corso di studi, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
3) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
4) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
5) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Sono di seguito riportate, a titolo illustrativo, le tabelle degli insegnamenti previsti dal presente regolamento per ciascun curriculum del corso di studi e le relative corrispondenze con insegnamenti previsti dal regolamento del Corso di laurea magistrale ex D.M. 509/99 in Scienze del Servizio sociale, già istituito presso l'Università di Firenze. Ciò consente allo studente di valutare autonomamente i crediti che gli verrebbero riconosciuti nel caso di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, se provenienti dal corso di studi corrispondente e non considerando eventuali corrispondenze/equipollenze non contemplate nelle tabelle. Ovviamente, nel caso di studenti provenienti da corsi di studio non corrispondenti a quelli delle tabelle, si terrà conto degli esami effettivamente già sostenuti e del relativo numero di crediti.
Resta salvo il fatto che la valutazione definitiva del riconoscimento dei crediti già maturati in altro corso spetta alla Giunta del presente corso.
Vedere tabelle di conversione allegate in cartaceo.
Per i passaggi da curriculum a curriculum all'interno del presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 la stessa Giunta di Corso di laurea valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) viene esaminata la carriera di studi dello studente che ha fatto domanda di passaggio, così da determinare il possesso dei requisiti di accesso allo specifico curriculum, secondo quanto previsto all'art. 3; in caso positivo, procede nel modo seguente:
2) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altro curriculum del corso, sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del curriculum ricevente, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
3) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
4) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
5) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Servizi di tutorato
Il corso di laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Facoltà, dal Polo delle Scienze sociali e dall'Ateneo.
In particolare, per l'attività di tutorato su stage e tirocini si avvale del Servizio integrato di Polo per stage e tirocini e di docenti delle materie professionali appositamente incaricati.
Inoltre, al fine di permettere allo studente di programmare al meglio il proprio percorso universitario, a partire dalle procedure d'accesso o di passaggio al corso e fino alle modalità di verifica delle attività formative ulteriori rispetto agli esami, il consiglio del corso di laurea delega un proprio docente a svolgere le funzioni di orientamento in entrata e in itinere.
Il delegato all'orientamento fa parte del Centro di orientamento in ingresso e in itinere (certificato qualità ISO-9001 2000) della facoltà.
Il delegato all'orientamento è altresì membro della Commissione piani di studio, che ha il compito di aiutare gli studenti nella scelta del curriculum di studi e nella compilazione del loro piano di studi, oltre che nel predisporre il lavoro istruttorio finalizzato alla loro approvazione da parte del Consiglio di corso o da organo da questo delegato.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le decisioni assunte dal Consiglio del corso di laurea e dai suoi organi sono rese pubbliche, se non coperte dai limiti imposti dalla legge sulla privacy, attraverso l'immissione in rete.
Le decisioni di competenza delle varie commissioni del corso di laurea e rilevanti per gli studenti sono pubblicizzate sulla guida e sul sito della facoltà.
Valutazione della qualita'
È prevista la rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti come obbligo per tutti i docenti e per tutti gli insegnamenti del corso di studio, secondo le modalità adottate dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo.
Il Corso di laurea attiva al suo interno un sistema di valutazione della qualità coerente con il modello approvato dagli organi accademici oppure una commissione di esterni il cui Presidente sia nominato dall'Ordine professionale degli Assistenti sociali di Firenze.