I-II mod.L'obiettivo del corso è introdurre gli studenti a una conoscenza approfondita del fenomeno dei gruppi d'interesse nelle democrazie contemporanee e del ruolo da essi svolto nell'elaborazione e applicazione delle politiche pubbliche, con attenzione al caso italiano. III mod.Il corso affronta il tema della diversità dei capitalismi e delle trasformazioni recenti indotte dai processi di globalizzazione, sottolineando il ruolo dei fattori istituzionali e le peculiarità del caso italiano
Concetti, approcci, classificazioni, tipologie
- Pasquino, Gruppi di pressione, in Politica e società – 1, Firenze, La Nuova Italia, 1979, pp. 428-444.
G. Pasquino, Le politiche pubbliche in Nuovo corso di Scienza politica, Bologna, Il Mulino, 2004, pp. 253-280
Gli approcci teorici alla analisi dei gruppi
- L. Mattina, Pluralismo e neo-corporativismo, Dispensa, Firenze, 2008.
- L. Mattina, 2007 I gruppi di interesse sono un ostacolo o una risorsa per l'accountability democratica?, Working Paper, Firenze, 2007, pp. 1-37. File Pdf.
- R. Dalh, Il problema della democrazia pluralista, in I dilemmi della democrazia pluralista, Milano, Est, 1996, pp. 39-63.
Gruppi e istituzioni
- B. Guy Peters: La burocrazia ed i gruppi di pressione, in Id. La pubblica Amministrazione. Un’analisi comparata. Bologna, Il Mulino, 1991, pp. 209-238
- C. Lindbolm, Politica e mercato, Milano, Etas Libri, 1979. Il cap: 13 La posizione privilegiata delle imprese, pp. 180-199.
Gruppi e Ue:
S. Fabbrini, Le istituzioni dell’Unione Europea in prospettiva comparata, in Id. (a cura di) L’Unione Europea. Le istituzioni e gli attori di un sistema sovranazionale, Bari, Laterza, 2002, pp. 3-37.
- C. Radaelli, Come si formano le politiche pubbliche europee, in <<Stato e Mercato>>, N° 2 , Agosto 1998, pp. 203-230.
Gruppi e politiche pubbliche nella dimensione nazionale
- L. Lanzalaco, Istituzioni, interessi organizzati e partiti politici. Ipotesi a partire dal caso italiano, in <<Quaderni di Scienza politica>>, n. 1, 1995, pp. 111-134.
- B. Dente, Le politiche pubbliche in Italia. Introduzione, in Idem, Le politiche pubbliche in Italia, Bologna, il Mulino, 1990, pp. 9-45
III modulo (Dott.ssa Faraoni)
- Hall P. A. e Soskice D.,Varietà dei capitalismi: alcuni tratti fondamentali, in “Stato e Mercato”, n.3, 2003 pp.341-364
- Amable B. e Palombarini S., A neorealist approach to institutional change and the diversity of capitalism, in “Socioeconomic Review”, January 2009; 7, pp.123 - 143
- Streeck W., Thelen K., Whitford J., Zeitlin J., Berger S., On Suzanne Berger ‘How We Compete: What Companies Around the World Are Doing to Make it in Today's Global Economy’, in “Socioeconomic Review”, July 2009; 7, pp.505 - 533
- Gereffi G., The Global Economy: Organization, Governance, and Development, in Smelser e Swedberg [2005, II ed., pp.160-182]
- Dore R., La finanziarizzazione dell'economia globale, in Stato e Mercato, n.3, 2008, pp. 373-394
Obiettivi Formativi
modulo (prof. Mattina)
Introduzione al concetto di gruppo di interesse. I gruppi di interesse nelle liberal-democrazie: confronto tra le principali interpretazioni teoriche. I gruppi di interesse economico. Gruppi di interesse ed organizzazione. Risorse dei gruppi e capacità di influenza sugli organi del potere pubblico.
III modulo (Dott.ssa Faraoni)
CONOSCENZE: Il corso affronta il tema della diversità dei capitalismi e delle trasformazioni recenti indotte dai processi di globalizzazione, con particolare attenzione al ruolo dei fattori istituzionali.
COMPETENZE: Il corso si pone come obiettivo di sviluppare le capacità di analisi dell’economia e dei processi di globalizzazione in relazione al contesto istituzionale.
Capacità acquisite al termine del corso:capacità di analizzare in chiave comparata i diversi tipi di capitalismi dei paesi occidentali, le principali trasformazioni legati ai processi di globalizzazione, le peculiarità del caso italiano.
Prerequisiti
Moduli I e II di Organizzazione degli interessi e politiche pubbliche
Metodi Didattici
modulo (prof. Mattina)
Lezioni di didattica frontale: Totale ore: 40 (quaranta)
modulo (Prof. Faraoni)
Lezioni di didattica frontale: Totale ore 18
Seminari/Visite guidate: Totale ore 6
Modalità di verifica apprendimento
III modulo (Dott.ssa Faraoni)
La frequenza è consigliata. L'esame consisterà in una prova orale. Per i frequentanti si terrà conto delle relazioni orali svolte in classe.
Programma del corso
Modulo (prof. Mattina)
Il programma è dedicato a sviluppare l’esame del ruolo dei gruppi di interesse nella formazione delle politiche pubbliche nelle democrazie contemporanee. Si inizierà con l’esame del concetto di gruppo di interesse per poi inquadrarne le funzioni all’interno delle liberal-democrazie. A tal fine verranno passate in rassegna le principali interpretazioni teoriche concernenti i gruppi. Successivamente l’analisi verrà concentrata sui gruppi di interesse economico e sui problemi organizzativi che in gruppi devono affrontare per mobilitarsi sul piano politico ed influenzare i decisori pubblici. Nel secondo modulo particolare attenzione verrà dedicata al tema delle politiche pubbliche, ai differenti modelli di politiche pubbliche, agli schemi decisionali che ispirano le scelte dei decisori pubblici, alle diverse tipologie di politiche pubbliche. Un parte del modulo sarà poi dedicata all’esame del carattere multi-livello del policy making europeo e al ruolo che vi svolgono gli interessi organizzati. Esempi di politiche pubbliche nelle quali i gruppi di interesse giocano un ruolo rilevante verranno esaminati anche con riferimento al caso italiano..
III modulo (Dott.ssa Faraoni)
Il programma del terzo modulo si articolerà in tre parti. (1) Analisi dei principali contributi della letteratura sulle diversità dei capitalismi, con particolare attenzione alla differenza tra economie coordinate di mercato (ECM) e non coordinate di mercato (ENCM), ad altre forme di capitalismo nazionale e ai processi di adattamento in atto. (2) Due nuovi punti di vista per analizzare la varietà dei capitalismi: le imprese nella “catena globale del valore” e i processi di finanziarizzazione (3) Peculiarità del caso italiano. In questa parte saranno direttamente coinvolti gli studenti in attività seminariali.