Economia dello Sviluppo e dei sistemi locali (SECS-P/06) –Un primo modulo tratta degli aspetti teorici dei sistemi locali, soffermandosi in particolare sui vari caratteri dell’organizzazione socio-economica dei distretti industriali. Un secondo modulo riguarda lo sviluppo industriale postbellico dell’Italia con riferimento all’affermarsi dei distretti e alla contemporanea evoluzione dei sistemi di grande impresa, nonché al recente emergere di medie imprese.
Contenuto del corso
1) Il modello classico dello sviluppo; 2) Il modello neoclassico dello sviluppo: teoria e implicazioni; 3) Capitale umano e sviluppo; 4) Modelli di crescita endogena; 5) Istituzioni e sviluppo; 6) Mercati, reticoli e capitale sociale; 7) Finanza e sviluppo; 8) Aiuti esteri; 9) Teoria economica e politiche economiche; 10) Disuguaglianze e sviluppo.
Testi manualistici di riferimento:
1) F. Volpi, Lezioni di Economia dello sviluppo, Angeli, Milano, primi 4 capitoli.
2) J. D. Sachs, Il bene comune. Economia per un pianeta affollato, Mondadori, Milano, 20101, tutto.
3) Appunti del docente.
Obiettivi Formativi
Economia dei sistemi locali: caratteri economici e socio-istituzionali dei distretti industriali (apparato produttivo, divisione del lavoro, tipi e caratteri delle imprese, mercati locali di fase, forme di coordinamento, vantaggi competitivi), altri tipi di sistemi locali (sistemi turistici, città d’arte, distretti tecnologici…). La governance locale con particolare riferimenti all’attuale contesto della globalizzazione.
Lo sviluppo locale in Italia: nascita, affermazione e trasformazioni dei distretti industriali italiani dal dopoguerra ad oggi in un ottica comparata rispetto al contemporaneo evolversi dei sistemi locali di grande impresa.
Obiettivi Formativi
CONOSCENZE: Il corso fornisce alcuni strumenti analitici di base per la conoscenza del sistema economico, presenta le principali caratteristiche strutturali dell'economia globale e discute in chiave applicata i principali problemi della politica economica.
COMPETENZE: Analisi critica dell’evoluzione dell’economia globale.
Prerequisiti
nessuno
Metodi Didattici
Lezioni di didattica frontale
Seminari e attività di Laboratorio
Metodi Didattici
lezioni frontali
Modalità di verifica apprendimento
esame orale
Programma del corso
- L’unità di indagine dell’economia industriale, il concetto di distretto industriale, il coordinamento delle transazioni, la conoscenza nei sistemi locali, l’innovazione, il vantaggio competitivo, la governance locale, sistemi locali ed economia globale.
- Sistemi locali di grande impresa e di piccola e media imprese nello sviluppo economico italiano , l’emergere dei distretti del Nord-Est e del Centro, i sistemi del made in Italy, la ristrutturazione della grande impresa e dei distretti negli ultimi decenni, l'economia italiana e la globalizzazione
Programma del corso
Programma di Economia dello sviluppo I,
a.a. 2010-11 (docente: Nicolò Bellanca)
INTRODUZIONE
Peter Berger sostiene che l’umanità ha nutrito nell’era moderna due Moloch: lo sviluppo economico e la rivoluzione politica. Entrambi i mostri hanno preteso elevati costi dalle generazioni presenti con la promessa di una vita migliore per le generazioni future. Entrambi hanno proclamato di aver individuato panacee universali per realizzare la promessa. Entrambi hanno ottenuto esiti distorti, parziali o addirittura fallimentari. Mentre tuttavia il Moloch dei cambiamenti rivoluzionari di stampo giacobino-leninista sembra ormai relegato ai margini della storia, lo sviluppo economico rimane l’obiettivo cruciale degli individui attivi e dei governi alla ricerca di consenso. Lo sviluppo è ancora oggi largamente sinonimo di progresso. Eppure lo sviluppo, non meno delle rivoluzioni, ha comportato e comporta grandi oneri: dalla durezza e precarietà delle condizioni lavorative di tanti, al peggioramento della qualità delle relazioni sociali, dall’erosione dei valori collettivi alla devastazione dell’ambiente naturale. Come annota Denis Goulet, «l’umanità è di fronte a un dilemma. Per un verso, la mancata uscita dal sottosviluppo comporta la persistenza di terribili sofferenze. Per l’altro verso, il processo di superamento di queste sofferenze mediante uno sviluppo a tappe forzate può generare nuovi costi umani; e più velocemente si affrontano i vecchi costi, maggiori sono i nuovi». L’Economia dello sviluppo è la branca della Scienza economica che studia questo dilemma.
I CONTENUTI DEL CORSO
Il corso si articola in due parti. Nella prima vengono definiti i concetti di sviluppo e sottosviluppo, si esaminano le origini del sottosviluppo e si illustra un panorama dei paesi sottosviluppati e in via di sviluppo nell’attuale fase della globalizzazione.
Nella seconda parte si passano in rassegna alcuni tra i principali dibattiti contemporanei, con un particolare riferimento al rapporto tra sviluppo economico e mutamento istituzionale.
Testi manualistici di riferimento:
1) F. Volpi, Lezioni di Economia dello sviluppo, Angeli, Milano, primi 4 capitoli.
2) J. D. Sachs, Il bene comune. Economia per un pianeta affollato, Mondadori, Milano, 20101, tutto.
3) Appunti del docente.
Testo (facoltativo!) di approfondimento:
David N. Weil, Crescita economica, Hoepli, Milano, capitoli corrispondenti ai temi svolti.
Quello che segue è il programma che indicativamente verrà svolto in aula. Ciascuna lezione è di due o di tre ore. Ovviamente, il docente di riserva di modificarlo in itinere.
Alle 22 lezioni in colore nero corrispondono altrettanti files dettagliati in ppt, che vengono resi disponibili, tra i materiali didattici del corso, subito dopo l’esposizione in aula.
Calendario delle lezioni di Economia dello sviluppo 2010-11
Lezione 1 Introduzione didattica e metodologica;
Presentazione del programma e modalità dell’esame
Lezione 2 Perché la crescita economica? Parte prima
Lezione 3 Perché la crescita economica? Parte seconda
Lezione 4 Perché la crescita economica? Parte terza
Lezione 5 Perché la crescita economica? Parte quarta
Lezione 6 Sviluppo, capitalismo, modernizzazione
Lezione 7 PIL, PPP e indicatori della crescita
Lezione 8 Circoli virtuosi e viziosi dello sviluppo
Lezione 9 Lo sviluppo in prospettiva storica
Lezione 10 Lo sviluppo italiano in prospettiva teorica
Lezione 11 La globalizzazione odierna
Lezione 12 La crisi finanziaria del 2008-10
Data ultima consegna I relazione
Lezione 13 Stato stazionario come sviluppo senza crescita
Lezione 14 Sviluppo umano e capability
Lezione 15 Povertà e disuguaglianza: un’analisi più approfondita
Lezione 16 Le emergenze complesse
Lezione 17 Gli aiuti allo sviluppo
Lezione 18 Microfinanza e sviluppo “dal basso”
Lezione 19 Economia informale e global business
Lezione 20 I flussi migratori
Lezione 21 Governi e corruzione
Lezione 22 Conclusioni: come “aprire” le trappole economiche e sociali?
Data ultima consegna II relazione
Esame scritto
MODALITÀ DELL’ESAME
Il voto viene assegnato in base a due relazioni scritte e ad un esame finale.
Ciascuna delle due relazioni dovrà esaminare uno dei temi sotto riportati e sarà lunga non oltre sei pagine a interlinea 1,5 con carattere “Times New Roman 11”.
Lo studente si baserà sul contenuto delle lezioni e sui testi segnalati: occorre che riesca a orientarsi e a costruire un’argomentazione compiuta e coerente, che esponga (nella Prima metà) alcune tra le tesi degli autori segnalati e (nella Seconda metà) i propri commenti personali.
La prima relazione andrà inviata al docente per posta elettronica (bellanca@unifi.it) al termine della sesta settimana dall’inizio del corso. La seconda al termine della dodicesima settimana dall’inizio del corso. L’orario ultimo per la consegna è le ore 18 del giorno indicato; all’invio via email va aggiunta la “richiesta di ricevuta”, per assicurarsi della ricezione da parte del docente.
La prima relazione conta per il 15% del voto finale; la seconda per il 25%. Se lo studente non è soddisfatto del voto conseguito su una relazione, deve rifarla su un diverso tema.
L’esame finale è una prova scritta che assegna il 60% del punteggio complessivo. Esso dura 2 ore e lo studente deve rispondere a 3 delle 8 domande proposte. Se lo studente non è soddisfatto del voto finale, deve rifare la prova scritta finale o, in sua mancanza, un colloquio orale.
Lo studente non frequentante dovrà preparare quattro relazioni scritte, inviarle al docente per email e poi sostenere la prova scritta o, in sua mancanza, un colloquio orale sull’intero programma.
I TEMI E I TESTI SU CUI POSSONO ESSERE PREPARATE LE RELAZIONI
I papers preceduti da * sono scaricabili dai materiali didattici della pagina del corso. La loro lista sarà comunicata all’inizio del corso.