1. Ferrera M., Le Politiche sociali, Il Mulino, Bologna, 2006, cap. 1, pp. 11-51.
2. Fargion V. "Stato e Previdenza in Italia: linee evolutive dell'intervento pubblico in prospettiva comparata" in Scienza dell'Amministrazione e Politiche Pubbliche, a cura di G. Freddi, Roma, Carocci.
3. Pizzuti F., Rapporto sullo stato sociale 2007, Utet. Cap 3, p.125-148
4. Fargion V. , Tra Scilla e Cariddi: Le Politiche sociali dei governi di centro-sinistra, in "Polis", XVIII (2004) n. 3, pp. 383-412.
5. Berton, Richiardi e Sacchi, Flex-insecurity. Perché in Italia la flessibilità diventa precarietà, Il Mulino, 2009 : Cap 4 da p.73 a 109
6. Fargion V. , Geografia della cittadinanza sociale in Italia. Regioni e politiche assistenziali dagli anni settanta agli anni novanta, Bologna, Il Mulino, 1997 (esclusi i capitoli 1 e 2).
7. Dal N.3/2008 de "La Rivista delle Politiche Sociali" i seguenti articoli:
a. Neri, S. "Italia. La costruzione dei servizi sanitari regionali e la governance del sistema sanitario" p.97-114
b.Cecconi S., "Italia. SSN e servizi sanitari regionali: disavanzi ed equità" p.115-146 c. Pavolini E., "Governance regionali: modelli e stime di performance" p.149-177
d. Ascoli U., "Goverrnare il welfare a livello locale: una nota su politica, burocrazia e coalizioni di interessi" p. 179-186
e.Carrera F. e Pellegrino M., "Regionalizzazione e politiche socio-assistenziali" p. 313-342
f. Tardiola A., "Il ruolo del costo standard nella riforma federalista del welfare" p. 209-216
g. Madama I., "Regionalizzazione e politiche socio-assistenziali" p. 289-311/
Massimiliano Vrenna, Italia. Il ruolo delle Regioni ed il riparto delle competenze in materia di integrazione in "Rivista Italiana delle Politiche Sociali", 2010, n.2, pag 45-64
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti conoscitivi e le chiavi di lettura per inquadrare le dinamiche dei sistemi locali di welfare nel più ampio contesto delle politiche sociali sia a livello nazionale che europeo, mettendo a fuoco i vincoli e le opportunità con cui si misurano gli attori del policy making locale e le difficoltà connesse all’ implementazione delle politiche.
Metodi Didattici
Il corso è impostato in maniera fortemente interattiva con ampio utilizzo di tabelle e grafici (su indicatori di bisogno, livelli di copertura, profilo delle prestazioni, distribuzione della spesa e modalità di finanziamento) che gli studenti saranno chiamati a discutere e analizzare. Agli studenti sarà affidato un lavoro di approfondimento da realizzare a gruppi sulle politiche per la non-autosufficienza, sui servizi sanitari e sulle politiche del lavoro.
Altre Informazioni
La frequenza continuativa del corso è fortemente consigliata
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale integrato da una riflessione scritta ( 4-5 pagine) su un tema attinente il corso, liberamente scelto dallo studente e sviluppato in modo da dimostrare la padronanza degli strumenti metodologici e concettuali forniti nell'arco del corso stesso.
Programma del corso
1.Strumentazione analitica e concettuale per lo studio delle politiche sociali (destinatari, fonti di finanziamento, tipi di prestazioni, logiche di intervento).
2.Inquadramento del welfare state italiano in prospettiva comparata
3.Analisi dei principali settori in cui si articola il welfare state italiano (in particolare per quanto riguarda gli sviluppi più recenti) e approfondimento delle politiche di decentramento nel campo della sanità, dei servizi sociali e del lavoro.
4.Ricostruzione della legislazione e della spesa delle Regioni nel campo dei servizi sociali con speciale attenzione per i rapporti tra pubblico e privato, le modalità di gestione dei servizi e le fonti di finanziamento.