Insegnamento mutuato da: B001253 - ANALISI DEI SISTEMI ELETTORALI Laurea Magistrale in SCIENZE DELLA POLITICA E DEI PROCESSI DECISIONALI Curriculum ORGANI RAPPRESENTATIVI E DI GOVERNO
Lingua Insegnamento
Italiano
Contenuto del corso
«Cosa sono» i sistemi elettorali. Definizioni. Gli elementi costitutivi. Classificazioni e tipologie di sistemi elettorali. Le differenze: una questione di gradi o di qualità? «Cosa fanno» i sistemi elettorali. Gli effetti meccanici e coordinamento strategico. L’influenza sui sistemi di partito e sul funzionamento democratico: dalle «leggi» di Duverger alla regola M+1 di Cox. Le riforme elettorali e il contesto della loro applicazione.
1) Per gli studenti frequentanti:
- G. Baldini e A. Pappalardo, Sistemi elettorali e partiti nelle democrazie contemporanee, Roma-Bari, Laterza, 2004 (disponibile in biblioteca) oppure G. Sartori, Ingegneria costituzionale comparata. Strutture, incentivi, esiti, Bologna, Il Mulino, 2004, capp. 1-4.
- G.W. Cox, I voti che contano, Bologna, Il Mulino, 2005, capp. 1, 2, 3, 7 e 8.
- A. Chiaramonte e G. Tarli Barbieri (a cura di), Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana, Roma, Carocci, 2011 (parti selezionate in classe).
- A. Floridia, "Scendere in campo": l'accesso alla competizione elettorale tra barriere formali e incentivi politici, in R. D'Alimonte e C. Fusaro (a cura di), La legislazione elettorale, Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 69-109.
- [gli studenti frequentanti sono inoltre tenuti alla presentazione di una relazione su un argomento concordato con il docente]
2) Per gli studenti non frequentanti:
- G. Baldini e A. Pappalardo, Sistemi elettorali e partiti nelle democrazie contemporanee, Roma-Bari, Laterza, 2004 (disponibile in biblioteca) oppure G. Sartori, Ingegneria costituzionale comparata. Strutture, incentivi, esiti, Bologna, Il Mulino, 2004, capp. 1-4.
- G.W. Cox, I voti che contano, Bologna, Il Mulino, 2005, capp. 1, 2, 3, 7 e 8.
- A. Chiaramonte e G. Tarli Barbieri (a cura di), Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana, Roma, Carocci, 2011 (tutto).
- A. Floridia, "Scendere in campo": l'accesso alla competizione elettorale tra barriere formali e incentivi politici, in R. D'Alimonte e C. Fusaro (a cura di), La legislazione elettorale, Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 69-109.
Obiettivi Formativi
Il corso mira a fornire agli studenti i concetti, le teorie e le tecniche d’indagine più avanzate per l’analisi dei sistemi elettorali.
Le conoscenze acquisite dotano lo studente degli strumenti indispensabili per la comprensione approfondita dei fenomeni politici oggetto del corso, attraverso il loro inquadramento concettuale e la loro valutazione in termini comparativi.
Le conoscenze e competenze acquisite durante il corso forniscono allo studente la capacità di leggere e interpretare testi normativi di natura elettorale anche complessi, nonché di valutare fattibilità e conseguenze dell’applicazione di tipi diversi di sistemi elettorali mediante simulazioni ed altre tecniche di analisi empirica.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni frontali 32 ore
Seminari 10 ore
Modalità di verifica apprendimento
Esame scritto con 5-6 domande a risposta aperta in 1,5 ore. Gli studenti Erasmus, soltanto loro, possono richiedere di sostenere l'esame orale. Non è prevista una prova intermedia.
Programma del corso
La prima parte del corso è dedicata all’analisi di «cosa sono» e di «cosa fanno» i sistemi elettorali. Per quanto riguarda gli aspetti più descrittivi, sono in particolare trattati a) le varie definizioni presenti in letteratura; b) gli elementi costitutivi (struttura della votazione, collegi/circoscrizioni, formule, soglie); le classificazioni e le tipologie sviluppate sui sistemi elettorali (maggioritario, proporzionale, misto). Circa le conseguenze derivanti dall’applicazione di diversi tipi di sistemi elettorali, sono presi in considerazione dal punto di vista empirico a) gli effetti meccanici (disproporzionalità e selettività), b) gli effetti psicologici (coordinamento strategico tra partiti e tra elettori) e c) gli effetti sistemici (numero dei partiti, formazione di maggioranze parlamentari); dal punto di vista teorico saranno discusse a) le proposizioni di Duverger, b) le (ri)formulazioni di Sartori e di Riker, c) la regola M+1 di Cox. Nella seconda parte del corso saranno approfonditi alcuni aspetti già trattati nella prima parte, con riferimento a specifiche realtà empiriche e nel quadro di un approccio seminariale in cui gli studenti sono coinvolti nella redazione e nella discussione di una breve ricerca individuale o di gruppo.