Burroni L. e Trigilia C. (2011) Le città dell’innovazione. Dove e perché cresce l’alta tecnologia in Italia, Bologna, Il Mulino
Burroni, L. Piselli F. Ramella F. Trigilia C. (2010) Città metropolitane e politiche urbane, Firenze, Florence University Press
Burroni L. (2005) La governance territoriale dell'economia in Italia, Francia e Regno Unito, in Stato e Mercato, n.3, 2005
Burroni L. (2005 con C. Crouch e M. Keune), Governance caleidoscopica, istituzioni deboli e sviluppo locale, in Stato e Mercato, n.3
T. Pugliese (a cura di), Monitoraggio e valutazione dei piani strategici , in "Pianificazione strategica. Istruzioni per l'uso" Quaderno ReCS n. 1, cap. 1-2-3, Tipografia Il Bandino, Firenze, 2007. (di cui è obbligatoria la lettura della prima parte pp.5-39)
Florio R. (a cura di), 10 anni di pianificazione strategica in Italia. Ragioni, esiti, criticità, Quaderno 3 Pianificazione Strategica. Istruzioni per l'uso", ReCS, Firenze, 2010.
Obiettivi Formativi
Obbiettivi formativi
La prima parte del corso si concentra sulla dimensione sociale delle attività creative e innovative. Dopo aver esposto i principali contributi in materia forniti dagli approcci strutturali e istituzionali, il corso affronta la rilevanza del contesto locale per l'innovazione. Particolare attenzione è dedicata ai distretti tecnologici e alle città creative.
Le prime due sezioni del corso mirano a fornire le principali conoscenze necessarie ad affrontare il tema dell'innovazione e del cambiamento tecnologico nello sviluppo economico in generale e nella sua dimensione locale in particolare, con una particolare attenzione ai fattori sociali e culturali che rendono i contesti urbani particolarmente fertili dal punto divista delle attività creative e innovative.
La terza sezione, invece, intende mostrare l’efficacia della governance locale nell’innesto di processi di sviluppo e innovazione urbana, laddove la messa in rete di soggetti, politiche, istituzioni e programmi diviene un valore aggiunto, rispetto alla programmazione ordinaria, per la capacità di costruire il consenso intorno alle grandi politiche dello sviluppo urbano.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezione in aula
Altre Informazioni
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Modalità di verifica apprendimento
La valutazione degli studenti sarà effettuata attraverso un esame orale che approfondirà i contenuti dei testi di esame e attraverso la valutazione di una relazione scritta su un tema concordato con la prof.ssa Raffaella Florio; per i temi e le modalità di realizzazione della relazione gli studenti devono contattare direttamente la prof.ssa Florio
Programma del corso
Innovazione e tecnologia sono aspetti fondamentali dei processi produttivi contemporanei. La ricerca sociale ha mostrato, con metodo comparativo, come questi siano signifcativamente condizionati, nei loro diversi sviluppi, dalle caratteristiche istituzionale e relazionali dei contesti sociali in cui si collocano. Il corso, dopo aver richiamato i concreti fondamentali sul tema dell'innovazione e le principali analisi che lo affrontano in prospettiva istituzionale, si concentra sulla rilevanza della dimensione locale attraverso l'analisi di casi esemplari di successo.
Nel secondo modulo l'attenzione si concentrerà sull'innovazione nell'ambito del contesto urbano. Dopo aver affrontato l'importanza del radicamento sociale e territoriale dei processi di innovazione e aver approfondito il tema dello sviluppo e del governo delle città, in questa parte l'attenzione si focalizzerà sulla dimensione innovativa e creativa delle economie urbane. Saranno così presentati i principali contributi teorici in materia e alcuni approfondimenti.
Il terzo modulo affronterà il tema della governance di area vasta e della gestione delle politiche territoriali a partire dall'analisi della pianificazione strategica urbana quale strumento di azione pubblica innovativa. Un'attenzione particolare sarà dedicata ai casi empirici (italiani ed europei) per identificare l'aspetto di sperimentazione di un diverso paradigma del planning (percorsi interattivi di social inquiry, costruzione della vision, nuovi dispositivi di policy design). Saranno evidenziati gli elementi innovativi dei piani così come le sue difficoltà e criticità rispetto al tentativo di migliorare metodi procedure, stili di policy, meccanismi di partecipazione e di rappresentanza sociale.