Libro di Testo: Raccontare la guerra. I conflitti bellici e la modernità, a cura di Nicola Turi, Firenze, Firenze University Press, 2017.
Oltre al libro di testo, gli studenti dovranno anche studiare testi e documenti relativi alle singole lezioni, pubblicati sulla piattaforma moodle o in altre soluzioni.
Obiettivi Formativi
Conoscenza delle vicende belliche italiane dell'800 e '900 e delle diverse interpretazioni e percezioni della guerra da parte di scrittori e artisti del tempo
Prerequisiti
Conoscenza della storia europea e italiana dei secc. XIX e XX
Metodi Didattici
Lezioni frontali, lezioni a distanza, esercitazioni, Seminari e colloqui secondo le modalità disposte dall'Università per motivi di prevenzione sanitaria.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale
Programma del corso
Il desiderio di raccontare la guerra attraverso modelli espressivi diversi ha origini lontanissime nel tempo. In letteratura, come nella poesia, nella musica e nella pittura, da sempre, le donne e gli uomini hanno cercato di trasfondere nelle proprie opere i sentimenti legati all'esperienza della guerra vissuta direttamente o come testimoni interrogandosi anche sul significato e i motivi di una tragedia destinata a ripetersi nel tempo per ragioni spesso sfuggenti alla comprensione degli stessi protagonisti. Questo corso affronta il tema del rapporto fra le diverse forme di letteratura e guerra limitandosi agli scrittori italiani dell'800 al '900. Nonostante i contorni temporali abbastanza definiti, il panorama d'indagine risulta, comunque, molto ampio sia in ordine di genere letterario (romanzi, racconti, testimonianze, diari) che di autori. Oltre alle testimonianze di Giacomo Leopardi, Italo Calvino, Guido Mosselli, Beppe Fenoglio e molti altri, il corso proporrà la lettura di brani tratti da alcuni altri autori militari che hanno trattato il tema della guerra sul piano professionale senza dimenticare i narratori "classici" stranieri come Lev Tolstoj,
Ernest Hemingway, Vasilij Grossman per arricchire un panorama letterario e storiografico di grande spessore umano. Attraverso queste voci diverse sarà possibile anche comprendere come l'immagine stessa della guerra abbia assunto, col passare del tempo proporzioni sempre più tragiche dovute non solo ai progressi della tecnologia bellica e all'ampliarsi delle dimensioni degli eserciti ma anche a causa del sempre maggiore coinvolgimento della popolazione civile.