Insegnamento mutuato da: B029139 - STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Laurea Triennale (DM 270/04) in SCIENZE POLITICHE Curriculum SOCIOLOGIA
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Contenuto del corso
Corso sulla nascita e sullo sviluppo dello Stato costituzionale dalla prima età moderna ad oggi, condotto attraverso la lettura e il commento di testi politici e dottrinali, in forma seminariale. In particolare, il focus delle lezioni sarà costituito dalla teoria dei ‘tre poteri’ dello Stato (come è nata; come ha raggiunto la sua forma classica durante l’età liberale; come è stata reinterpretata nell’era della democrazia di massa e qual è il suo significato attuale).
Per chi frequenta:
1. appunti delle lezioni e materiali inseriti nel sito docente durante il corso;
2. M. DUVERGER, Le costituzioni della Francia, ESI, 1984.
Per chi non frequenta:
1. Storia delle istituzioni politiche. Dall'antico regime all'era globale, a cura di M.Meriggi, L.Tedoldi, Carocci, 2015 (4 capitoli a scelta dello studente);
2. Uno tra questi due manuali, a scelta dello studente:
a. R.MARTUCCI, Storia costituzionale italiana dallo Statuto albertino alla Repubblica (1848-2001), Carocci, 2008 e successive
b. C.GHISALBERTI, Storia costituzionale italiana 1849-1948, Laterza, 1978 e successive
3. M. DUVERGER, Le costituzioni della Francia, ESI, 1984.
Obiettivi Formativi
Offrire una panoramica complessiva delle origini delle diverse forme di governo e della loro evoluzione che possa completare la cultura costituzionale e politologica dello studente.
Prerequisiti
Conoscenza fondamentale del diritto pubblico italiano
Metodi Didattici
Il corso si basa in buona parte sulla lettura e sul commento di testi che saranno posti a disposizione degli studenti attraverso il sito docente. Sullo stesso sito saranno inserite slides, schemi delle lezioni e altri materiali utili per la preparazione dell'esame.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale
Programma del corso
Primo modulo (secc. XI-XVII secolo): le radici medievali e proto-moderne del costituzionalismo occidentale.
La cultura medievale non possedeva il concetto di ‘separazione dei poteri': e ciò, prima di tutto, perché essa riteneva che il potere pubblico si risolvesse in un'unica funzione, consistente nel dichiarare e nel difendere il diritto. Il primo modulo del corso si soffermerà sulle strutture costituzionali sviluppatesi all'ombra di questa concezione e ne seguirà le rimodulazioni fino alla Rivoluzione inglese, in corrispondenza della quale si afferma per la prima volta in modo netto l'idea di una sovranità irresistibile a base volontaristica.
Secondo modulo (secc. XVIII-XIX): la separazione dei poteri nello Stato liberale.
La grande stagione delle rivoluzioni settecentesche coincide con l'avvento della concezione tripartita classica, a cui corrisponde, tanto nel Vecchio che nel Nuovo Mondo, lo sviluppo di uno Stato costituzionale ispirato all'idea della limitazione del potere sovrano. Da questa base culturale comune derivano tuttavia una serie di tradizioni costituzionali diversificate (statunitense, francese, tedesca, iberica, italiana), delle quali si offrirà una panoramica comparata in base appunto ai vari modelli di separazione rispettivamente adottati.
Terzo modulo (XX secolo): lo Stato democratico e la 'nuova' separazione dei poteri contemporanea.
A partire dal primo dopoguerra, l'avvento della democrazia di massa non segna certo l'abbandono della concezione separatista, ma ne marca una profonda ridefinizione. Nell'ultimo modulo (che nei limiti del possibile cercherà di seguire il metodo seminariale) si passeranno in rassegna le principali esperienze costituzionali novecentesche che, da Weimar in poi, hanno plasmato appunto il nuovo significato della antica teoria liberale.