Il corso sceglie di investire su un ampio approccio interdisciplinare, che vada oltre il, pur sempre decisivo, dialogo fra le materie professionali e quelle sociologiche. Fin dal primo anno il confronto si basa su due materie di sociologia applicata (Problemi sociali, Politiche della famiglia e dei servizi nel welfare locale), un insegnamento di psicologia dedicato all'evoluzione lungo le circostanze di vita (Psicologia del corso di vita), una disciplina di Filosofia politica (Teorie della giustizia e dell'intervento sociale) che ha un taglio particolarmente adatto a fondare scelte riflessive di politica sociale, una materia giuridica (Diritto civile dei minori) che, insieme con l'insegnamento giuridico collocato poi nel secondo anno (Legislazione penale speciale e minorile), esprime la tradizionale attenzione del corso ai problemi di tutela dei minori. Questo insieme di discipline si confronta con una materia professionale che ne raccoglie molti fili (Biografia, cultura e servizio sociale), un insegnamento di scienza amministrativa focalizzato sui processi organizzativi del servizio sociale (Auditing e controlling del servizio sociale) e un'introduzione alla lettura e alla costruzione dei dati statistici utili per il servizio sociale (Misure e metodi statistici per il servizio sociale) .
Nel secondo anno sono prefigurati, tramite due alternative di insegnamenti, percorsi corrispondenti a diversi orientamenti professionali. Il primo percorso risponde alla volontà di approfondire innanzitutto le conoscenze sulle "culture e prassi professionali", nell'ottica del coordinamento interno e della gestione dei servizi sociali (Cultura politica e servizio sociale, Strumenti osservativi per il servizio sociale). Il secondo percorso risponde invece al desiderio di perfezionare l'attitudine a quell'analisi comparata dei contesti politico-organizzativi e socio-territoriali (Sistemi di Welfare locale, Analisi territoriale per la progettazione sociale) che deve sostenere il "disegno degli interventi sociali", in ambiti anche diversi del sistema di Welfare. In questo secondo anno, il carico di esami più leggero lascia il posto al tirocinio, ad un secondo laboratorio e all'elaborazione della tesi."
I risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i descrittori europei del titolo di studio,sono i seguenti:
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I nostri laureati debbono aver acquisito la capacità di procurarsi le conoscenze disponibili per giudicare i singoli problemi sociali da affrontare, compresa la capacità di valutare se i dati pubblicati, le ricerche esistenti e i dati di gestione amministrativa riutilizzabili siano sufficienti o possano/debbano essere integrati con i risultati di specifiche ricerche mirate.
Questa capacità trova una verifica finale nella stesura della tesi di laurea che si pone quale obiettivo l'utilizzo di strumenti di ricerca appresi nel corso degli studi specialistici alla luce di una matura capacità di rielaborazione critica.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il sapere del social worker, a qualsiasi titolo, non può mai limitarsi ad un'applicazione procedurale di principi astratti, ma deve sempre e comunque coniugarsi al controllo del contesto relazionale interpersonale in cui gli aspetti empatici, inevitabili ma resi trasparenti, mobilitino una parte integrante delle competenze ed una conoscenza sui generis. Inoltre la necessità crescente di integrazione fra le politiche settoriali in ambito sociale richiede una capacità di portare la propria specificità disciplinare e professionale in un contesto interdisciplinare e di lavoro in gruppi ed in tavoli di progettazione complessi.
Contesto privilegiato di verifica della capacità di applicare le conoscenze acquisite nel corso degli studi è
il laboratorio. In particolare, il laboratorio costituisce per gli studenti un'opportunità di sperimentare, in una sorta di simulazione, gli strumenti acquisiti nel corso degli studi. Temi quali la mediazione, ad esempio, possono essere affrontati in tale sede sotto il profilo della individuazione delle strategie di intervento sociale, diversificate a seconda del contesto empirico.
3. Autonomia di giudizio (making judgements)
La sensibilità di un assistente sociale specialista si deve necessariamente costruire su un'abitudine riflessiva sulle modalità di applicazione della metodologia professionale propria ed altrui; se tutti gli assistenti sociali debbono essere capaci di valutarsi, anche personalmente, quando intervengono su un caso e lo valutano, il supervisore deve essere capace di collocarsi ad un livello di complessità superiore quando ricostruisce ed inquadra l'azione e le strategie professionali dei colleghi, anche nella loro funzione di case managers. Questa capacità non può che derivare da un'abitudine all'analisi critica molto concreta, applicata agli interventi.
4. Abilità comunicative (communication skills)
La capacità di comunicazione con interlocutori molto diversi, appartenenti alle istituzioni, al terzo settore, al volontariato, alla società civile è cruciale nella metodologia del fare rete e del lavorare per progetti: questi restano punti fermi di riferimento del corso, anche in base alla sua tradizione precedente, ma anche la comunicazione alla cittadinanza dei risultati delle valutazioni di impatto degli interventi è una importante capacità necessaria a tutti i soggetti coinvolti nella progettazione e gestione delle politiche sociali.
I tirocini, da sempre "punto di forza" degli studi triennali e specialistici di servizio sociale, costituiscono l'opportunità per lo studente di misurarsi con la realtà sociale, intesa non solo e non tanto quale "utenza" degli operatori sociali, quanto come compresenza e collaborazione – nell'ambito delle attività di supporto sociale – di soggetti differenti, pubblici e non, istituzionalizzati e non. L'esperienza di tirocinio renderà consapevole lo studente della necessità – di una comunicazione differenziata a seconda degli interlocutori dei servizi sociali: Magistratura, Enti locali, cooperative, volontariato.
5. Capacità di apprendimento (learning skills)
I nostri laureati vengono accompagnati in un percorso di apprendimento che per essere specialistico è contemporaneamente molto mirato e ricco di rimandi interdisciplinari intorno alle tematiche-ossatura del percorso di formazione, ma inevitabilmente limitato nella direzione di altre specializzazioni possibili per l'assistente sociale che lavori nella gestione e progettazione dei servizi alla persona di un Ente locale o di un ente di terzo settore.
Durante il percorso di studi saranno organizzati dei momenti di confronto e di riflessione, costituiti da seminari e dibattiti organizzati all'interno del corso di laurea ma che prevedono quali presenze privilegiate gli operatori sociali di territorio, l'ordine professionale, la magistratura, docenti e studiosi di altri paesi.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
I requisiti curriculari corrispondono ad almeno 70 CFU, sui 180 complessivi del corso di studi
triennale, acquisiti in specifici SSD, e in particolare:
IUS/01, IUS/07, IUS /09 = 14 cfu
IUS/17 = 6 cfu
SECS-P/01, SECS-P/02 = 6 cfu
SPS/07, SPS/08, SPS/09, SPS/12 = 30 cfu
Competenze linguistiche = 6 cfu diverse dalla lingua madre
M-DEA/01, M-PSI/01, MPSI/04, M-PSI/05 = 9 cfu
L'adeguatezza della preparazione è verificata sulla base di un'analisi del piano di studi della laurea triennale, finalizzata ad accertare che lo studente abbia acquisito alcune competenze indispensabili per l'accesso al Corso di laurea magistrale e/o al test di ingresso quando venisse effettuato. In particolare si tratta di competenze nell'ambito della sociologia, del diritto pubblico, della politica sociale, della psicologia, dei metodi e strumenti del servizio sociale, dei principi e fondamenti del servizio sociale, dell'organizzazione dei servizi sociali o equipollenti.
Le modalità di accertamento si basano sull'analisi del curriculum studiorium, individuandone le lacune principali e, se necessario, su colloqui individuali.
Il Consiglio del Corso di laurea, o una Commissione didattica da esso delegata, provvede all'accertamento del possesso dei requisiti curriculari e di adeguatezza della preparazione.
Poiché la tradizione del Corso triennale di Firenze, ed in precedenza del D.U. e della Scuola a fini speciali in Servizio sociale fiorentini, è sempre stata quella di concludere la formazione con un importante investimento nei tirocini, ci si riserva la possibilità di proporne un completamento valutando i tirocini in termini di ore effettivamente svolte (450) e non solo di cfu ottenuti, proponendo anche occasioni di integrazione successiva agli studenti che lo volessero.
Eventuali carenze formative vanno comunque colmate prima dell'immatricolazione al Corso di laurea magistrale. Si precisa, tuttavia, che, per studenti provenienti da altre lauree triennali, la preparazione offerta dalla laurea magistrale non può comunque sostituire la necessaria formazione di base della laurea triennale in Servizio sociale, ai fini di un'adeguata preparazione per l'esame di Stato.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il percorso previsto è unificato ma lascia alle scelte fra due coppie di esami ed alle scelte libere la possibilità di rispecchiare nella preparazione le diverse vocazioni professionali alle quali deve oggi rispondere un corso di studi magistrale in servizio sociale: suggerisce così agli studenti, nelle scelte richieste al secondo anno, di prefigurare il loro orientamento all'uscita degli studi , scegliendo una strada che permetta loro di sviluppare le attitudini utili al coordinamento del lavoro interno ai servizi sociali (percorso "Culture e prassi professionali") o piuttosto li prepari alla progettazione e alla valutazione degli interventi sociali, anche in situazioni istituzionali diverse (percorso "Disegno degli interventi sociali").
Valorizzando la tematizzazione della tutela dei diritti dei minori e delle fasce deboli, si intende proporre, per futuri responsabili della programmazione, della gestione e della direzione di servizi pubblici o di terzo settore, una formazione volta, non soltanto a preparare manager del sociale, ma persone capaci, grazie ad una speciale sensibilità per l'esclusione sociale, di affrontare con immaginazione la definizione e la messa in opera delle politiche sociali.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Il tipo prevalente di forma didattica finalizzato ad assicurare la formazione culturale e professionale degli
studenti di questo corso di laurea è costituito dalle lezioni frontali, dai laboratori e dal tirocinio. Possono comunque essere previste forme didattiche integrative quali esercitazioni, seminari, convegni. Non sono invece previste forme di insegnamento a distanza.
In singoli corsi di insegnamento incardinati nel presente corso di laurea attribuiscono non meno di 6 cfu formativi. Ad ogni cfu corrispondono non meno di 7 ore di attività didattica, e 25 ore di lavoro complessive per lo studente. 1 cfu del tirocinio corrisponde invece a 50 ore.
I corsi di insegnamento articolati in moduli possono prevedere una verifica di profitto mediante prova intermedia organizzata secondo i criteri che il singolo docente ritiene più opportuni ai fini didattici. Lo studente può sottoporsi o meno a tali prove. Se lo studente le ha sostenute e superate, la valutazione globale tiene conto dell'esito di queste prove. In caso contrario la valutazione è data dalla sola prova finale.
Le prove intermedie si svolgono di norma in forma scritta. L'esame finale può svolgersi in forma scritta e/o orale ed essere integrato da eventuali altre forme di verifica secondo le esigenze specifiche della disciplina.
Il piano di studi non può prevedere che, per l'accesso alla prova finale (tesi di laurea), sia necessario da parte dello studente di aver superato più di 12 esami, tenuto conto in ogni caso che i crediti maturati con attività "a scelta libera dello studente" (DM 270/04, art. 10, comma 5, lettera a) corrispondono ad un solo esame, indipendentemente dai cfu attribuiti.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La verifica di una conoscenza adeguata di una lingua straniera diversa dalla lingua madre viene svolta in sede di accertamento delle competenze e dei requisiti per accedere al Corso di laurea (v. art. 3).
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Le attività di laboratorio previste possono prevedere prove di idoneità.
Il tirocinio professionale è considerato centrale e cruciale: è una delle tappe fondamentali del percorso formativo in quanto ambito in cui, tramite il saper fare, ma anche mediante la riflessione attorno all'atto professionale, le conoscenze acquisite nel percorso formativo si traducono nelle abilità e competenze professionali specifiche per svolgere funzioni di assistente sociale specialista. Si tratta di una figura professionale complessa, qualcosa in più di un semplice operatore con competenze tecniche limitate al saper fare; come professionista deve invece aumentare la propria competenza attraverso la rielaborazione riflessiva dell'esercizio concreto della propria attività, mantenendo il contatto realistico con l'ambiente e la dinamica del bisogno, interagendo con i sistemi istituzionali e con la comunità, comunicando in modo positivo, tenendo conto dei propri limiti e delle caratteristiche degli attori sociali. Per questo ogni esperienza di tirocinio deve essere collegata ad un progetto individuale formulato insieme al tutor accademico sulla base di un lavoro scritto del candidato, non meramente descrittivo dell'esperienza, ma riflessivo e teoreticamente fondato. E' possibile che, previa valutazione dei singoli casi di carenza nelle esperienza pregresse del tirocinio, vengano proposte esperienze di tirocinio intensive da svolgersi nel Corso di Laurea Magistrale. La valutazione della relazione di tirocinio comporta una valutazione in trentesimi in luogo di una semplice idoneità.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Le attività di laboratorio previste possono prevedere prove di idoneità.
Il tirocinio professionale è considerato centrale e cruciale: è una delle tappe fondamentali del percorso formativo in quanto ambito in cui, tramite il saper fare, ma anche mediante la riflessione attorno all'atto professionale, le conoscenze acquisite nel percorso formativo si traducono nelle abilità e competenze professionali specifiche per svolgere funzioni di assistente sociale specialista. Si tratta di una figura professionale complessa, qualcosa in più di un semplice operatore con competenze tecniche limitate al saper fare; come professionista deve invece aumentare la propria competenza attraverso la rielaborazione riflessiva dell'esercizio concreto della propria attività, mantenendo il contatto realistico con l'ambiente e la dinamica del bisogno, interagendo con i sistemi istituzionali e con la comunità, comunicando in modo positivo, tenendo conto dei propri limiti e delle caratteristiche degli attori sociali. Per questo ogni esperienza di tirocinio deve essere collegata ad un progetto individuale formulato insieme al tutor accademico sulla base di un lavoro scritto del candidato, non meramente descrittivo dell'esperienza, ma riflessivo e teoreticamente fondato. E' possibile che, previa valutazione dei singoli casi di carenza nelle esperienza pregresse del tirocinio, vengano proposte esperienze di tirocinio intensive da svolgersi nel Corso di Laurea Magistrale. La valutazione della relazione di tirocinio comporta una valutazione in trentesimi in luogo di una semplice idoneità.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
I crediti maturati con attività formative sostenute durante periodi di studio all'estero, se debitamente certificati, sono riconosciuti secondo le modalità previste dagli specifici accordi internazionali, così come applicati dall'Ufficio Relazioni internazionali della Facoltà, e comunque entro i limiti imposti dall'ordinamento e dal presente regolamento didattico
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La frequenza dei corsi di insegnamento è fortemente consigliata. I laboratori sono a frequenza obbligatoria ma non prevedono alcuna propedeuticità.
Le eventuali propedeuticità sono indicate di anno in anno nel Manifesto degli Studi
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Lo studente presenta il piano di studi individuale al secondo anno di corso, secondo tempi e modalità stabiliti dalla facoltà, e comunque non oltre il 31 dicembre di ogni anno.
Il piano di studi può essere ripresentato negli anni successivi, apportando modifiche al precedente. Ha valore l'ultimo piano di studi approvato.
Il piano di studi è automaticamente approvato se è corrispondente al piano ufficiale degli studi, così come indicato nel Manifesto degli Studi. In caso contrario, su proposta della Commissione piani di studio, il Consiglio del Corso di laurea o altro organismo da esso delegato delibera la sua eventuale approvazione entro 30 giorni dalla scadenza di presentazione.
Nell'ambito dei crediti a scelta libera lo studente può inserire insegnamenti universitari impartiti presso la facoltà di Scienze Politiche o altre facoltà dell'Ateneo di Firenze.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Nella prova finale il candidato dovrà mostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, presentando e discutendo davanti a una commissione appositamente nominata una tesi scritta elaborata in modo originale sotto la guida di un relatore che sia stato un docente di una materia presente nel piano di studi della laurea magistrale. Al fine di una maggiore coerenza e proficuità del percorso formativo è raccomandato uno stretto legame tra l'argomento della dissertazione e l'ambito del tirocinio del secondo anno. A tale scopo la riflessione sull'esperienza dovrebbe testimoniare: la capacità di mobilitare le conoscenze disponibili di dati descrittivi e di letteratura pertinente; il loro corretto trattamento critico; la capacità di rilevare dati pertinenti nel contesto, la capacità di trarre conclusioni mature e non scontate da questo percorso riflessivo e possibilmente la messa in evidenza di indicazioni operative in relazione al caso empirico esaminato
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Per i passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex DM 509/99al presente corso di studio di laurea magistrale ex DM 270/04 è competente la Commissione didattica di Corso di laurea, che valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali dell'Unione europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nella maniera più ampia, ma comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
2) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e tra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
3) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
4) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Per i passaggi da altri corsi di studio di laurea magistrale ex DM 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale ex DM 270/04 la stessa Commissione didattica di corso di laurea valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) viene esaminata la carriera di studi dello studente che ha fatto domanda di passaggio, così da determinarne il possesso dei requisiti di accesso secondo quanto previsto dall'art.3; in caso positivo, procede nel modo seguente:
2) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del presente corso, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
3) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze tra settori disciplinari affini e tra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
4) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
5) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Servizi di tutorato
Il corso di laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Facoltà, dal Polo delle Scienze
Sociali e dall'Ateneo.
In particolare, per l'attività di tutorato su stage e tirocini si avvale del Servizio integrato di polo per stage e tirocini e di docenti delle materie professionali appositamente incaricati.
Inoltre, al fine di permettere allo studente di programmare al meglio il proprio percorso universitario, a partire dalle procedure d'accesso o di passaggio al corso e fino alle modalità di verifica delle attività formative ulteriori rispetto agli esami, il Consiglio di corso di laurea delega un proprio docente a svolgere le funzioni di orientamento in entrata e in itinere.
Il delegato all'orientamento fa parte del Centro di orientamento in ingresso e in itinere (certificato qualità
ISO-9001 2008) della facoltà.
Il delegato all'orientamento è altresì membro della Commissione piani di studio, che ha il compito di aiutare gli studenti nella scelta del curriculum di studi e nella compilazione del loro piano di studi, oltre che nel predisporre il lavoro istruttorio finalizzato alla loro approvazione da parte del Consiglio di corso e da organo da questo delegato.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le decisioni assunte dal Consiglio di corso di laurea e dai suoi organi sono rese pubbliche, se non coperte dai limiti imposti dalla legge sulla privacy, attraverso l'immissione in rete.
Le decisioni di competenza delle varie commissioni del corso di laurea e rilevanti per gli studenti sono pubblicizzate sulla guida, sul sito della facoltà e del Corso di laurea.
Valutazione della qualita'
E' prevista la rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti come obbligo per tutti i docenti e per tutti gli insegnamenti del corso di studio, secondo le modalità adottate dal servizio di valutazione della
didattica di Ateneo.
Il corso di laurea attiva al suo interno un sistema di valutazione della qualità coerente con il modello approvato dagli organi accademici oppure una commissione di esterni il cui Presidente viene nominato dall'Ordine professionale degli Assistenti sociali di Firenze.